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Laurea ad honorem a Munib A. Younan, presidente della Federazione luterana mondiale

Il vescovo Munib A. Younan, a capo della Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa (Elcjhl), ha ricevuto la laurea ad honorem dall’Università di Münster in riconoscimento del suo impegno per la pace e la giustizia nella regione attraverso il dialogo ecumenico e interreligioso.

Younan, che è anche presidente della Federazione luterana mondiale, «agisce come teologo evangelico e come costruttore di ponti di riconciliazione tra le due religioni e gruppi etnici in una zona altamente conflittuale», ha scritto la Facoltà teologica protestante dell’università di Münster. «Egli vive e pratica in modo significativo le sue prospettive evangeliche, attraverso il perdono e la riconciliazione».

«Gli eventi di queste ultime settimane, evidenziano ancora una volta che ci troviamo di fronte al fatto che certe forze vogliano trasformare il conflitto politico in Israele e Palestina in un conflitto religioso», ha detto Younan nel corso del discorso fatto in occasione del conferimento del titolo. All’inizio del mese, Younan e altri leader cristiani, musulmani ed ebrei del Consiglio delle Istituzioni religiose della Terra Santa hanno condannato l’escalation di violenza avvenuta in seguito all’attentato compiuto nella sinagoga Gerusalemme, e hanno chiesto «che siano rispettati l’integrità e lo stato di ogni luogo sacro».

«Abbiamo una scelta da compiere: possiamo lasciare che coloro che dividono la realtà in false dicotomie – noi e loro, buoni e malvagi, pubblicani e giusti – definiscano il nostro mondo e come relazionarci ad esso», ha detto Younan «oppure, possiamo resistere alla xenofobia e all’esclusione, lasciando che le nostre menti siano trasformate dall’abbraccio di Dio. Invece di infondere la paura dell’altro, che promuove l’antisemitismo, l’islamofobia, o la cristianofobia, possiamo vedere gli altri come imago Dei, persone create a immagine di Dio».

Younan ha concluso il suo discorso affermando che per realizzare in tutto il Medio Oriente la visione della riconciliazione, fondata sulla giustizia, occorre che essa sia compiuta prima di tutto tra israeliani e palestinesi. Quanto è successo al muro di Berlino è «un segno di speranza per noi in Terra Santa. La mia speranza è che il calcestruzzo e l’acciaio usati per costruire i muri di oggi saranno presto usati dai bambini palestinesi e israeliani per costruire ponti di comprensione, di giustizia e di riconciliazione».