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Sfogliando i giornali del 19 novembre

01Palestina, ok della Spagna al riconoscimento

Il Parlamento spagnolo ha approvato nella serata di ieri una risoluzione per il riconoscimento della Palestina come entità statale. Il testo è stato negoziato tra tutti i partiti e impegna il governo a «riconoscere la Palestina come Stato, soggetto di diritto internazionale», riaffermando «la convinzione che l’unica soluzione possibile per il conflitto è la coesistenza di due Stati, Israele e Palestina». Il testo chiede da un lato che lo Stato palestinese sia riconosciuto e dall’altro che sia riaperto il negoziato fra palestinesi e israeliani nell’intenzione di tutelare gli interessi di sicurezza di entrambi. Secondo El País, una soluzione «giusta e duratura» potrebbe essere garantita con la presenza della Spagna nel Consiglio di sicurezza Onu, di cui è membro non permanente. Per l’ambasciatore israeliano in Spagna, Alon Bar, è «un brutto momento per parlare di riconoscimento, soprattutto alla luce dell’attentato oggi a Gerusalemme, perché fomenta misure unilaterali e anima i palestinesi a cercare il riconoscimento internazionale invece di sedersi a un tavolo e negoziare».

02 – I nuovi schiavi sono sempre di più

Nel mondo ci sono 36 milioni di schiavi. Il nuovo rapporto della fondazione Walk Free, pubblicato ieri, racconta infatti che, prendendo in considerazione fenomeni come il traffico di esseri umani, i matrimoni forzati, la schiavitù per debito e lo sfruttamento sessuale con fini commerciali, insieme a forme tradizionali di rapporti di forza come il latifondo, gli schiavi nel mondo sono aumentati del 23% negli ultimi 12 mesi. Si tratta di un problema che, secondo quanto riportato da Misna, riguarda 167 paesi nel mondo, anche se concentrato per il 61% in cinque nazioni: India, con 14,29 milioni di persone stimate in condizioni di schiavitù, Cina (3,24 milioni), Pakistan (2,06 milioni), Uzbekistan (1,2 milioni) e Russia (1,05 milioni). «La moderna schiavitù esiste in ogni paese – afferma Andrew Forrest, presidente e fondatore di Wff – e non è una cosa del passato». Il rapporto individua come paesi più attivi nel contrasto al problema Norvegia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.

03 – Dopo gli attacchi a Gaza della scorsa estate, cresce l’antisemitismo in Italia?

Le violenze a sfondo antisemita in Italia sono triplicate nel 2014 rispetto all’anno scorso. Lo afferma lo studio del Centro di documentazione ebraica in un articolo pubblicato sul quotidiano israeliano Haaretz. L’istituto, che ogni anno pubblica il suo rapporto sulla sicurezza e insicurezza in Italia ed Europa, racconta che i 21 fatti di violenza antisemita avvenuti tra luglio e agosto in Italia sono legati alla guerra di Gaza, che ha visto Israele assediare l’area durante i mesi estivi. Tra gli eventi di antisemitismo vengono citati anche fenomeni di contestazione politica, come la campagna di comunicazione per il boicottaggio dei prodotti israeliani lanciata a Roma dal gruppo di estrema destra Vita Est Militia. Secondo l’istituto di ricerca, il paese che ha visto il maggior aumento di questi fenomeni è il regno Unito, seguito proprio dall’Italia e infine dalla Francia.

04 – Casa Pound contro i minori stranieri trasferiti all’Infernetto

Alcuni striscioni sono comparsi questa mattina nelle strade del quartiere Infernetto, a Roma, con frasi contro i minori stranieri non accompagnati trasferiti dal centro di accoglienza di Tor Sapienza, dopo le proteste dei cittadini. «Prima gli italiani» e «No al centro di accoglienza» sono alcune tra le scritte firmate dall’organizzazione di estrema destra CasaPound. Intanto, ieri nella struttura di via Salorno era scoppiata una rissa tra i minori che ha portato al ferimento di quattro persone. Questa mattina il centro è ancora presidiato delle forze dell’ordine, con una pattuglia dei carabinieri all’esterno dell’edificio e alcuni militari all’interno della struttura. Questa mattina è stato anche annunciato che quattro ospiti saranno trasferiti in altre case di accoglienza, in quanto ritenuti responsabili di alcuni tafferugli che si sono scatenati sia ieri che al loro arrivo, sabato mattina.

05 – Nuove violenze in Kenya

Un uomo è stato ucciso e più di duecento persone sono state arrestate questa mattina durante un’operazione della polizia keniana in due moschee di Mombasa, dove secondo le forze governative si trovano diversi sostenitori del gruppo terrorista somalo Al-Shabaab. Secondo quanto riferito dalla polizia, scrive Al-Jazeera, la vittima è un ragazzo che «ha cercato di lanciare una granata contro gli agenti», e si sospetta che le moschee vengano usate sin dal 2011 per reclutare e addestrare i miliziani e come deposito di armi. Questa operazione ha portato poche ore dopo a un’azione di vendetta: un gruppo di giovani armati di machete e con il volto coperto ha attaccato alcune persone alla fermata dell’autobus uccidendo, secondo le testimonianze raccolte da Bbc, otto persone.

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