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I Musica Per Organi Caldi e il loro pop all’ennesima potenza

È risaputo che con la musica è possibile giocare, ma creare qualcosa che sia anche divertente non è facilissimo, soprattutto considerando che la musica stessa deve seguire alcune regole fondamentali. I romani Musica Per Organi Caldi nel gioco ci sguazzano, mettendo insieme suoni, citazioni e parole, tratteggiano deliranti situazioni senza senso, che hanno già etichettato rock dadaista.

Una semplice unidimensionalità che suona esattamente per quello che è: un motivetto divertente, colori vivaci, pezzi di pop ben miscelati che fanno divertire. Nessun messaggio nascosto, nessuna dietrologia, niente di culturalmente elevato o spocchiosamente dotto. Solo tantissimi riferimenti al mondo pop, che viene celebrato all’ennesima potenza con un turbine di citazioni che fanno davvero volume, in tutti i sensi; ci sono la TV, il cinema, la musica, i fumetti, qualsiasi cosa che abbia una diffusione popolare rimane appiccicato al bubble gum stilistico dei Musica Per Organi Caldi.

Con l’EP d’esordio 69, la formazione romana firma un biglietto da visita di stampo dancereccio, ovviamente pop, rigorosamente “tunz e ignorante”, completamente scollegato dalla realtà, ma che dalla realtà, quella più commerciale e nerd, attinge tutta la sua forza prorompente. E l’effetto della musica dei ragazzi di Andrea Ra, Emiliano Ra-B, Marco La Fratta e Alessandro Inolti è effettivamente concedere una parentesi fuori dal mondo, completamente decontestualizzata, con un senso nuovo nel non-senso continuo e perseguito con cura e decisione. 

69 è un lavoro volutamente distanziante, creato a tavolino per distrarre, per divertire, per scollegare il cervello per un istante e lasciare solo un sapore dolce e una spolverata di brillantini dietro di sé, senza pretese ma con la certezza del risultato. Consapevolmente sciocchi, i Musica Per Organi Caldi dimostrano che ci vuole intelligenza per fare gli stupidi. La versione maschile e italiana delle Serebro.