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Anche Pinerolo vota per l’acqua pubblica e la trasformazione di Smat

E’ stata approvata mercoledì scorso dal Consiglio Comunale di Pinerolo la delibera per la trasformazione di Smat S.pA., Società metropolitana acque torinesi in Società consortile di diritto pubblico. Quando almeno il 10% dei 289 comuni che partecipano all’Ato3 (organo che ha affidato la gestione del servizio idrico integrato della provincia di Torino a Smat) avrà compiuto lo stesso passo, l’attuale società per azioni dovrà per forza convertirsi. Un cambiamento che – secondo i sostenitori dell’acqua pubblica – servirà a rispettare il dettame referendario del giugno 2011 con cui gli italiani hanno sentenziato che la gestione dell’acqua deve essere pubblica.

Il Consiglio Comunale di Pinerolo ha approvato la delibera nella notte di mercoledì 29 ottobre a larga maggioranza. Il testo, proposto dal Comitato provinciale Acqua Pubblica di Torino e fatto proprio dai consiglieri Giorgio Canal (Sel) e Luca Salvai (Movimento 5 Stelle) è stato oggetto di esame e discussione approfondita da parte dei consiglieri comunali in più riunioni.

«Un segnale positivo e incoraggiante – ha dichiarato Mariangela Rosolen del Comitato Acqua Pubblica Torino – che dimostra quali favorevoli risultati può conseguire il confronto serio, chiaro, nel reciproco rispetto e autonomia, tra movimenti di base e istituzioni».

Un confronto che ha richiesto tempo ma che è stato utile per chiarire la profonda differenza tra la gestione dell’acqua bene comune tramite una Società per Azioni, oppure un’Azienda speciale di diritto pubblico che non ha lo scopo di realizzare profitti ma di erogare il servizio idrico così vitale in modo efficiente, equo, partecipativo e trasparente come l’acqua. In tal senso si erano già pronunciati molti Comuni della Provincia (tra cui Almese, Avigliana, Bussoleno, Chivasso, Moncalieri, Nichelino, Rivalta) ai quali viene ora ad aggiungersi anche la voce di Pinerolo.

«Purtroppo questa delibera non è stata fatta propria da Torino, che da solo controlla il 64% di Smat e per modificare la posizione di Torino servono altre delibere di questo tipo da parte di altri comuni della provincia» specifica Rosolen.

«Se Smat si trasformerà in Società consortile di diritto pubblico non dovrà sottostare al Patto di Stabilità, cosa che le avrebbe compromesso la possibilità di investire, ammodernare e gestire la rete idrica. Ma avrà comunque le limitazioni dell’agire all’interno delle normative che regolano il diritto pubblico. Questo però è un problema di normativa nazionale. Noi avevamo il dovere morale e politico di deliberare in questo senso per rispettare il referendum e il principio che sull’acqua non si lucra né si può fare profitto e che la sua gestione dev’essere pubblica», spiega Luca Salvai, consigliere M5s a Pinerolo.

E gli altri comuni? Ci sono calendarizzazioni in corso di questa delibera? «Che io sappia – conclude Salvai – non ancora, ma io sto lavorando con altri consiglieri, ad esempio a Torre Pellice, per creare le condizioni e portare la delibera in votazione in consiglio. Penso che si dovrebbe fare la stessa cosa a Luserna S.G, Villar Perosa e negli altri comuni del pinerolese».

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