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Accadde oggi, 6 novembre

Muore oggi nella battaglia di Lutzen, una delle tappe della guerra dei trent’anni , Gustavo Adolfo, re di Svezia, che dopo la morte, verrà detto il Grande dal suo stesso popolo, onore mai concesso prima e dopo di allora ad un regnante svedese. Riunendo vari principi della Germania settentrionale in una sorta di regno ed esercito protestante, combatte per frenare l’avanzata del Sacro Romano Impero, e la vittoria proprio nella battaglia di Lutzen segna una svolta, garantendo la sopravvivenza e lo sviluppo del protestantesimo nella regione.

Perché Gustavo Adolfo è stato importante per il protestantesimo europeo? «Perché politicamente ha rotto l’assedio della Controriforma in Germania – risponde Giorgio Tourn, storico e pastore valdese- .Senza di lui la Germania sarebbe tornata cattolica. Gustavo Adolfo ha riaperto la dinamica della Riforma in Germania e, conseguentemente, in Europa».

A Gustavo Adolfo è intitolata un’opera importante della Chiesa evangelica in Germania, il «Gustav-Adolf-Werk» (Opera di Gustavo Adolfo) che dal diciannovesimo secolo ha generosamente sostenuto le chiese evangeliche di minoranza in tutta Europa, Italia compresa. Perché richiamarsi proprio a Gustavo Adolfo? «Il Gustav-Adolf-Werk  – spiega ancora Giorgio Tourn – è una creazione del pietismo ottocentesco che ha voluto attualizzare  la battaglia di Gustavo Adolfo in difesa del protestantesimo non più in termini bellici ma spirituali, alla luce della pressione controriformista cattolica in tutti quei paesi in cui il protestantesimo era minoranza. Così come Gustavo Adolfo ha rotto l’assedio della Controriforma, i suoi eredi devono sostenere la battaglia spirituale delle minoranze protestanti. E ancora oggi le piccole chiese protestanti dell’est e del sud europeo possono contare sulla solidarietà di questo organismo».