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Sfogliando i giornali del 5 novembre

01 – Sconti fiscali alla Chiesa cattolica, l’Unione europea riapre la questione

L’Italia potrebbe recuperare quattro miliardi di euro grazie all’Ici e all’Imu della Chiesa cattolica. La Corte di giustizia europea, per Repubblica, ha ammesso un ricorso, presentato dal Partito Radicale nel 2006, che potrebbe costare agli enti ecclesiastici che operano in Italia fino a quattro miliardi di euro, ovvero l’ammontare complessivo di Ici e Imu non pagato dal 2008. Il regime di fiscalità agevolata di cui godeva la Chiesa cattolica a proposito degli immobili era stato dichiarato illegittimo nel 2012, e ora secondo Lettera43 in discussione potrebbero entrare anche le nuove regole approvate dal governo Monti nello stesso anno. Regole che, secondo i ricorrenti, hanno confermato gli sconti fiscali cambiando solo apparentemente le regole già condannate dalla Commissione europea come aiuti di Stato illegali.

02 – Divorzio più facile

Voto finale al Senato quest’oggi per il decreto legge di riforma della giustizia civile. Tra le novità più significative un nuovo insieme di regole per il divorzio. «Per la prima volta si potrà concludere un accordo di separazione o di scioglimento del matrimonio di fronte al sindaco», spiega sulle pagine de La Stampa il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Con le nuove norme, infatti, se la separazione o il divorzio è consensuale si può evitare di rivolgersi a un giudice. Nel maggio scorso una legge per fare diventare «breve» il divorzio era passata alla Camera, a prima firma Moretti (Pd) e D’Alessandro (Fi), e mirava a portare i tempi necessari da tre anni a uno, in caso di separazione giudiziale, e a sei mesi, in caso di consensuale. Tuttavia, da allora è ferma al Senato: il Pd aveva anche provato a trasformarla in emendamento al decreto sul processo civile di cui si è votata la fiducia ieri, in modo da accelerare i tempi, ma si è scontrato con il no degli alleati del Nuovo Centrodestra, che ha posto la questione come non negoziabile.

03 – Arrestate 44 persone per i due cristiani bruciati in Pakistan

La polizia del Pakistan ha arrestato 44 persone sospettate di aver ucciso ieri una coppia di cristiani bruciati con l’accusa di blasfemia. Su Ansa.it si informa che oltre 460 persone sono state denunciate per aver partecipato al linciaggio avvenuto in una fornace di mattoni a Kot Radha Kishan, un villaggio a circa 60 km da Lahore, nell’est del paese, dove i due lavoravano. L’accusa per i due cristiani, secondo La Stampa, era quella di aver bruciato delle pagine del Corano. Dalle pagine del Guardian, invece, Amnesty International ha lanciato un appello affinché le autorità pakistane combattano le violenze di opinione e religione.

04 – Nuovi scontri tra polizia israeliana e manifestanti palestinesi a Gerusalemme

Alcuni passanti sono stati travolti a Gerusalemme est da un’automobile in quello che alcune fonti indicano come un possibile attentato palestinese sul modello di quello avvenuto due settimane fa. Il numero dei feriti nel quartiere di Sheikh Jarrah, dove è avvenuto l’attentato, è ancora indefinito, mentre secondo Internazionale è stato ucciso il palestinese che era alla guida, e uno tra i passanti è morto in ospedale alcune ore dopo. La mattinata di Gerusalemme, racconta La Stampa, era iniziata in modo piuttosto teso. La Spianata delle moschee era infatti stata chiusa e poi riaperta immediatamente dopo gli scontri fra polizia e palestinesi esplosi quando un gruppo di attivisti israeliani di estrema destra aveva tentato di accedere al sito, terzo luogo santo dell’Islam ma anche sito dove un tempo si ergevano i due templi ebraici citati dalla Bibbia, chiamato dagli ebrei Monte del Tempio.

05 – Strasburgo condanna la Svizzera per i respingimenti verso l’Italia

Nuova sentenza della Corte europea dei diritti umani a proposito di accoglienza in Italia. «l’Italia è un Paese che non offre sufficienti garanzie ai richiedenti asilo per l’alloggio», racconta Il Sole 24 Ore. La notizia della condanna della Svizzera è infatti l’occasione per una riflessione sulle capacità italiane di accogliere i richiedenti asilo, come si capisce dai titoli di Repubblica («Corte di Strasburgo: “In Italia insufficienti garanzie rifugiati”») e Ansa («Strasburgo,in Italia rifugiati a rischio»). Intanto, secondo Swissinfo.ch, «Berna prende atto, le Chiese evangeliche sono soddisfatte, mentre l’UDC pensa alla reintroduzione dei controlli alle frontiere con l’Italia».

Foto: “Mastroianni divorzio italiana“. Tramite Wikipedia.