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Allerta meteo sulle Valli

Le prime piogge sono iniziate nella tarda serata di ieri e questa mattina si sono intensificate su tutto il territorio del nord ovest d’Italia e anche nelle valli valdesi sta piovendo molto. Sui siti specializzati è comparsa subito l’allerta meteo per possibili alluvioni. I recenti fatti di Genova hanno alzato il livello di guardia su questi fenomeni piovosi brevi ma intensi e violenti. Ricordiamo che il territorio delle Valli è soggetto a rischio di dissesto idrogeologico. La val Pellice nel 2008 ha pagato con 4 vite una mattinata di piogge intense che hanno creato smottamenti e frane e torrenti in piena. E proprio nel novembre del 2011, il 6 per la precisione, crollava il ponte della Bertenga di Torre Pellice per un evento alluvionale (meno disastroso dei precedenti). La val Germanasca vive con il terrore di rimanere isolata per le piogge o le nevicate qualora siano fuori dalla norma, in attesa della conclusione dei lavori di messa in sicurezza di vaste porzioni di costoni montani. Tornando ancora più indietro bisogna ancora ricordare l’evento alluvionale dell’ottobre del 2000, il più importante in Piemonte dopo quello del 1994 (zona Tanaro-Belbo).

Tornando all’attualità si può leggere su Nimbus, l’autorevole sito di informazione metereologica che «l’evento di pioggia intensa atteso tra martedì 4 e la mattinata di mercoledì 5 novembre si presenta molto intenso, anche se di durata non superiore alle 30 ore, il che gioverà a non determinare crisi alluvionali importanti sui corsi d’acqua principali, che vedranno comunque un sensibile aumento delle portate, anche oltre i livelli di attenzione (possibile esondazione del Po ai Murazzi di Torino); tuttavia piogge diffusamente superiori ai 100 mm determineranno crisi sulla rete idrografica secondaria di pianura e collina, con possibili esondazioni, allagamenti sulle zone di pianura prossime a rii e torrenti e dissesti sui pendii collinari, specie tra Cuneese, Torinese, Langhe, Monferrato, Alessandrino. Anche sul Nord Piemonte sono previste piogge intense, superiori ai 200 mm sulle valli, ma con possibili allagamenti più circoscritti, per lo più sempre sui tratti di pianura. Sulla Liguria di Ponente sono attesi tra i 200 e i 300 mm, quantitativi inferiori agli ultimi eventi alluvionali, ma più estesi e in grado di provocare locali crisi su alcuni torrenti, in corrispondenza di rovesci intensi concentrati in breve tempo». Il segnale positivo per le alte valli e quindi di conseguenza anche per la pianura è che in alta montagna ha iniziato a nevicare e quindi una parte di territorio non sta «producendo» acqua in questo momento (come invece era successo negli eventi alluvionali di cui sopra). La quota neve è sui 2000 metri ma grazie alle web cam sparse ormai su tutto il territorio si può vedere che già a 1700 metri il terreno inizia a essere bianco (rifugio Willy Jervis, Bobbio Pellice) mentre a Prali la pioggia è mista a neve. 

Foto: webcam al Jervis