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Per soli uomini

L’Assemblea Generale dell’Ucebi nel 2012 discusse e approvò una mozione sulla violenza maschile contro le donne, partendo dalla constatazione che le statistiche riguardo questo tema segnalavano una situazione gravissima. L’atto affermò che come chiese – e ciascuno di noi come singolo credente, con particolare riferimento ai maschi – era chiamato a prendersi carico della propria parte di responsabilità. Non si tratta, infatti, soltanto di invocare e pretendere una legislazione più efficace e magari anche più severa, ma si è di fronte ad un problema di ordine culturale e anche spirituale.

Da questi presupposti la mozione dava delle indicazioni e delle raccomandazioni alle chiese tutte, agli uomini delle comunità e ai pastori, affinché il tema non fosse nascosto o trascurato, ma fosse presentato e vissuto come problema centrale anche nel nostro ambito. È noto, infatti, che è proprio tra le mura domestiche che si consumano la maggior parte delle violenze di questo tipo, e ritenere che le nostre chiese siano immuni da questa problematica, vuol dire fare professione di profonda ipocrisia.

La mozione dava anche mandato al Comitato Esecutivo di nominare una commissione che organizzasse un convegno che parlasse appunto di violenza maschile contro le donne. Si è scelto così di affrontare il tema durante una delle serate dell’Assemblea Generale Ucebi del 2014, per poter così raggiungere un maggior numero di persone, coinvolgendo anche chi, magari, non avrebbe partecipato ad un convegno organizzato in altra data e in modo classico. L’incontro sarà riservato ai soli maschi, i quali per primi si devono confrontare sul tema del rapporto con le donne, sulla sessualità e sulle relazioni di potere. Interverrà durante i lavori Stefano Ciccone di «Maschile plurale», associazione che si occupa di temi relativi all’identità maschile dei nostri tempi, comprese quindi anche le dinamiche violente. Si proporrà al prossimo Comitato Esecutivo che la commissione che ha organizzato il convegno possa restare in carica, per poter continuare a discutere sul tema, fornire strumenti alle chiese e organizzare, se sarà possibile, incontri, dibattiti, altri convegni e tutto ciò che si riterrà opportuno per non lasciare che una questione così importante venga affrontata una volta per tutte durante l’assemblea e poi basta.

Il convegno durante l’assemblea si svolgerà il 31 ottobre, data piena di significato per il protestantesimo. Questa scelta significa che i maschi battisti, ritengono – o debbano cominciare a ritenere – che l’Evangelo non può essere annunciato se prima non ci rendiamo conto che nessun tipo di violenza (fisica o no) può essere considerata un modo di gestire un rapporto, e che su questo dobbiamo fare la nostra profonda e sincera confessione di peccato. Ben sapendo che la grazia di Dio è sovrabbondante e che noi dobbiamo andarle incontro con la nostra umiltà.

Foto via Flickr