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Accadde oggi, 23 ottobre

Nasce oggi, 23 ottobre 1863 all’interno del castello del Valentino nell’omonimo parco di Torino il Cai, Club alpino italiano. L’idea è di Quintino Sella, imprenditore biellese, che sarà più volte ministro dell’Italia unita e sarà l’unico politico a raggiungere il pareggio di bilancio in tutta la storia del Paese, seppur a prezzo di grandi sacrifici (su tutte l’odiatissima tassa sul macinato).

Lo slancio che porta alla nascita del Cai viene dall’entusiasmo suscitato dall’ascensione del Monviso di pochi mesi prima, la prima interamente italiana, guidata proprio da Quintino Sella. E da qui nasce un equivoco, perché da allora quella di Sella viene considerata come la prima ascensione al «Re di Pietra» da parte di un italiano. Ma in realtà così non è.

Ci vorranno quasi 150 anni e un film documentario per rendere noto al grande pubblico, e non solo agli addetti ai lavori, che in realtà l’anno precedente, il 1862, Bartolomeo Peyrot, valdese di Bobbio Pellice aveva accompagnato lo scalatore inglese Francis Tuckett fino ai 3841 metri della cima, bivaccando una notte intera lassù, fra venti gelidi, neve e abbigliamento per nulla consono. Fatta l’impresa Bartolomeo torna alle sue attività in val Pellice, e man mano scompare dalla storia e dalla memoria, superato dal grande successo popolare dell’impresa di Sella, personaggio molto noto soprattutto per il suo ruolo politico. Per la cronaca la prima ascensione in assoluto al Monviso è del 1861 per mano di una cordata franco-inglese.

Sull’onda dell’impresa come dicevamo viene fondato il Cai, cui si deve moltissimo in tema di tutela e promozione della montagna in Italia, sotto ogni punto di vista, scientifico, storico, naturalistico, culturale. Il Club alpino italiano oggi conta oltre trecentomila iscritti, 498 sezioni, 310 sottosezioni, gestisce 433 rifugi alpini, 224 bivacchi, 65 capanne sociali, 26 punti d’appoggio e 15 ricoveri, per un totale di oltre 23500 posti letto.

«Il Club alpino italiano (C.A.I.), fondato in Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale».
(Statuto del Club alpino italiano. Titolo I – Articolo 1)