2014-10-12-10

Manifesto per laicità

La nostra epoca è caratterizzata dalla crescita della destra religiosa – non a causa di una “rinascita religiosa”, ma piuttosto a causa del sorgere di movimenti politici e di stati di estrema destra che utilizzano la religione per la supremazia politica. Questa crescita è una conseguenza diretta del neo-conservatorismo e del neoliberismo e delle politiche sociali del comunitarismo e del relativismo culturale. Universalismo dei diritti, laicità e diritti civili sono stati abbandonati e la segregazione delle società e delle “comunità” su base etnica, religiosa e culturale è diventata la norma.

Lo Stato Islamico (ISIS), il regime dell’Arabia Saudita, Hindutva (Rashtriya Swayamsevak Sangh) in India, la Destra cristiana negli Stati Uniti e in Europa, Bodu Bala Sena in Sri Lanka, Haredim in Israele, AQMI e MUJAO in Mali, Boko Haram in Nigeria, i Talebani in Afghanistan e Pakistan,  la Repubblica Islamica dell’Iran e il Fronte Islamico per la Salvezza (FIS) in Algeria sono esempi di tutto questo.

Per molti decenni i popoli del Medio Oriente, del Nord Africa, dell’Asia meridionale e della diaspora sono stati le prime vittime, ma anche la prima linea di resistenza contro la destra  religiosa (sotto la forma di Stati religiosi, di organizzazione o movimenti) e in difesa della laicità e dei diritti universali, spesso con grande rischio per la loro vita.

Invitiamo le persone in tutto il mondo a stare con noi per creare un fronte internazionale contro la destra religiosa e per la laicità. Chiediamo:

1. Completa separazione della religione dallo stato. La laicità è un diritto fondamentale.

2. La separazione della religione dalla sfera pubblica, compreso il sistema di istruzione, l’assistenza sanitaria e la ricerca scientifica.

3. Abolizione delle leggi religiose  nel diritto di famiglia, civile e penale. Fine della discriminazione e della persecuzione  contro le persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender), le minoranze religiose, le donne, i liberi pensatori, gli ex-musulmani, e altri.

4. Libertà di religione e di ateismo e libertà di criticare le religioni. La credenza è un fatto privato.

5. Parità tra donne e uomini e diritti civili per tutti.

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