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Sulle tracce di ugonotti e valdesi

In questi giorni sono riunite in Francia, a Chapareillan, a sud di Chambéry, le rappresentanze dei quattro partner europei del percorso culturale «Sulle tracce degli ugonotti e valdesi», che si snoda sulle vie dell’esilio degli ugonotti e dei valdesi da Le Poët-Laval in Francia e da Saluzzo in Italia, arrivando fino a nord di Francoforte, in Germania, e che nel suo itinerario comprende anche il Glorioso Rimpatrio dei valdesi. I rappresentanti delle associazioni francese e tedesca e delle fondazioni «Via», Svizzera, e «Centro culturale valdese», Italia (per parte italiana nel processo di costituzione dell’itinerario sono stati coinvolti fin dall’inizio anche la Provincia di Torino e il Gal Escartons – Valli valdesi) hanno predisposto una bozza di accordo che stabilisce definitivamente quale sarà l’organizzazione internazionale di quello che dovrà essere «l’unico vettore internazionale del progetto “Le strade degli ugonotti e dei valdesi”» a cui il Consiglio d’Europa ha riconosciuto nel 2013 il marchio di «Itinerario culturale europeo». L’accordo stabilisce tra l’altro che i membri della rete saranno gli unici portatori internazionali del percorso nonché i promotori dell’immagine e del marchio dell’itinerario.

Il processo di costituzione ufficiale del sodalizio internazionale è stato richiesto espressamente dal Consiglio d’Europa, a cui ora i quattro partner del progetto chiederanno di «validare» il documento frutto del lavoro condotto in una prima riunione tenutasi a maggio in Italia, a Torre Pellice, e ora in Francia. Con ogni probabilità, l’accordo verrà presentato ufficialmente al pubblico nell’aprile 2015 a Braunfels in Germania, dove i quattro partner hanno in programma di organizzare un seminario internazionale sul tema della «mediazione storica e culturale».

L’incontro francese di questi giorni, che termina oggi, è occasione, per i partner internazionali, anche per un bilancio dell’attività estiva legata alle «Strade» nei quattro paesi attraversati dall’itinerario (Francia, Germania, Svizzera e Italia). In evidenza soprattutto le attività con i giovani che hanno coinvolto in momenti diversi molti ragazzi e ragazze europei con progetti di scambio che hanno riguardato la Francia, l’Italia e la Germania ma anche eventi, incontri, presentazioni di libri e animazioni lungo i quasi 1500 chilometri del percorso.

Domani, 11 ottobre, il movimento de «Le strade degli ugonotti e dei valdesi» si trasferisce in Svizzera, nel Jura, dove si terrà l’inaugurazione di un nuovo troncone dell’itinerario culturale europeo nel tratto da Romainmôtier a Yverdon. Una nuova occasione «di uscita pubblica» per l’itinerario che sta riscuotendo in Europa un buon successo di pubblico, che è, vista la natura del percorso, non solo interessato alle bellezze naturali attraversate, ma anche alla storia degli ugonotti e dei valdesi e ai valori che il percorso presenta. Intanto in Svizzera si sta già guardando alla prossima inaugurazione che questa volta dovrebbe riguardare Ginevra. «Se tutto va secondo i programmi – dicono alla Fondazione svizzera che si occupa del tracciato – l’appuntamento sarà per l’ottobre 2015». Davide Rosso, direttore del Centro culturale valdese, capofila italiano nell’ambito dell’accordo internazionale, ha chiesto (e la richiesta è stata accolta da parte svizzera proprio nella riunione di Chapareillan) che la parte italiana dell’itinerario sia coinvolta nell’organizzazione, visto che il tratto di itinerario dell’esilio che riguarda i valdesi finisce a Ginevra e il Glorioso Rimpatrio parte a poca distanza dalla città elvetica alla volta delle valli valdesi del Piemonte.

Foto G. Rosso