tenzin_gyatso_-_trento_2013_02

Sfogliando i giornali del 3 ottobre

1 -Giornata di commemorazioni a Lampedusa

Giornata di commemorazione a Lampedusa a un anno di distanza dal naufragio che causò 368 vittime nelle acque del Mediterraneo. Ieri la visita dei sopravvissuti al papa, poi l’incontro interreligioso di preghiera con i lampedusani e i parenti delle vittime, mentre oggi è prevista una serie di appuntamenti a cui aderisce anche la Fcei e che culmineranno alle 19, quando verranno liberate nel cielo 368 lanterne. Critici i cittadini di Lampedusa, che manifestano per chiedere più attenzione alle condizioni di vita sull’isola durante l’anno e non soltanto in occasione degli anniversari. Anche ieri il Mediterraneo ha dovuto fare i conti con le morti in mare. Al largo della Libia è naufragato un barcone con 108 persone a bordo, e di queste 80 sono state salvate, mentre è incerto il computo delle vittime.

2 – I dati sul conflitto in Iraq

L’Alto Commissariato Onu per i diritti umani ha comunicato ieri i dati dell’intensificarsi del conflitto in Iraq da gennaio di quest’anno. Sono poco meno di 27.000 le vittime dirette del conflitto, tra cui oltre 9.000 morti. Circa la metà sono connesse all’offensiva dell’Isis nel nord del paese a partire da giugno. Il bilancio è comunque incompleto perché non tiene conto delle vittime indirette, che hanno visto peggiorare le loro condizioni a causa della mancanza di case, cibo, acqua e assistenza sanitaria di base. Si stima inoltre che i profughi iracheni abbiano superato il milione e 800.000. Intanto il Parlamento turco ha approvato l’intervento via terra in Siria e Iraq.

3 – Il Regno Unito e la Corte europea dei diritti dell’uomo

Il Regno Unito potrebbe chiamarsi fuori dalla Corte europea dei diritti dell’uomo: lo dice il Guardian nella sua edizione di oggi. La proposta è stata presentata dal segretario di stato per la giustizia, il conservatore Chris Grayling. «Ciò che abbiamo in mano è un assegno in bianco, perché la Corte può fare tutto ciò che vuole. Noi intendiamo fare in modo che le decisioni di Strasburgo non abbiano effetto legale nel Regno Unito senza il consenso del Parlamento. Vogliamo che quello di Strasburgo sia solo un corpo consultivo». Marcate le proteste delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani, che temono la creazione di una Guantanamo britannica, suggerita indirettamente da Cameron come strumento di lotta al terrorismo.

4 – Il Sudafrica e il Dalai Lama

In Sudafrica il governo ha rifiutato di concedere il visto al Dalai Lama, atteso tra due settimane a Città del Capo per il vertice dei premi Nobel per la pace. Su esplicita richiesta della Cina, il leader politico e spirituale della popolazione tibetana non potrà entrare nel paese. In seguito a questa decisione, presa dal presidente Jacob Zuma a vent’anni dalla fine dell’Apartheid, 14 premi Nobel hanno deciso di non partecipare, e quasi sicuramente la cerimonia verrà cancellata. Tra le possibili sedi alternative ora si pensa a Roma, dove ha sede la segreteria del comitato organizzatore.

5 – Il Sinodo dei vescovi cattolici sulla famiglia

Si apre domenica presso la Santa Sede il Sinodo dei vescovi cattolici sulla famiglia. Tra i temi al centro dell’attenzione la realtà delle coppie di fatto, i divorziati e la possibilità di concedere loro la comunione, ma anche la denuncia del femminicidio e della pedofilia, lo snellimento delle procedure per la nullità matrimoniale, la contraccezione e «la difficoltà per i fedeli a seguire la Humanae Vitae di Paolo VI». Secondo Il Manifesto, è l’occasione per la Chiesa cattolica di correggere la rotta sui “principi non negoziabili” stabiliti dai precedenti pontefici. Attenzione anche al tema dell’omosessualità, per il quale si chiede maggior attenzione pastorale nei confronti delle coppie. Ne parla anche il terzo Forum dei cristiani Lgbt, che comincia oggi i suoi lavori, e che punterà sull’educazione e la formazione come strumenti di contrasto all’omofobia.

Foto: “Tenzin Gyatso – Trento 2013 02” di Niccolò CarantiOpera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.