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Liberi di servire

Noi siamo chiesa perché c’è un Signore presente che vuole riunirci intorno a sé, non per dare ragione agli uni o agli altri, non per sgridarci per la nostra comprensione inadeguata, ma per indicarci che c’è sempre un’altra via”. Con il culto solenne nel tempio di Torre Pellice, presieduto dal pastore Claudio Pasquet, che ha predicato su Marco 10, 42-45, si è aperto il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, massimo organo decisionale dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi, cui partecipano 180 membri con diritto di voto – pastori e “laici” in numero uguale – che come ogni anno si è riunito a Torre Pellice e si concluderà venerdì 29 agosto con l’elezione del moderatore e delle varie cariche amministrative.

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Photo credits: Paolo Ciaberta –www.paolociaberta.eu

Una predicazione che è partita dalle crisi del tempo presente per mostrare la radicale diversità della risposta di Cristo: di fronte allo smarrimento dei discepoli, che rivendicano potere e prestigio, Gesù offre una prassi di fede che non può prescindere dalla comunità riunita. Gesù ci chiama a sé – ha detto il pastore Pasquet – ricordandoci che è proprio chi ha sete di potere e di vittoria, sono proprio i prìncipi delle nazioni “ad aver anteposto la finanza alla salute, allo stato sociale, al lavoro dei giovani, e che costringono i nostri figli e figlie a emigrare. Sono prìncipi delle nazioni quelli che, nel nome di Dio, vogliono imporre la loro religione agli altri con terrorismo e violenze. Sono prìncipi delle nazioni quanti vogliono continuare a dominare sui più deboli, a discriminare le donne, a distruggere l’ecosistema nel nome di un progresso sociale che non arriva mai”.

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Photo credits: Paolo Ciaberta –www.paolociaberta.eu

Gesù ricorda che “non è così fra di voi”, che se pur affascinata dal mondo, pur nel peccato, la chiesa di Cristo è chiamata ad usare i suoi doni non per schiacciare il prossimo ma per sollevarlo. Un richiamo ma anche una speranza, che ci ricorda ancora una volta che non siamo soli nelle difficoltà, perché Cristo, con la sua vita offerta per noi, ha aperto una volta per tutte la via affinché i cristiani possano impegnarsi nel mondo. Nessuna mistica della sofferenza personale, nessun tempo perso a lamentarsi, criticare, rivendicare primogeniture: oggi il richiamo al Sinodo e alla chiesa è un invito a spendere i propri doni nelle comunità e nella società, nell’orizzonte liberante della presenza di Gesù.

Nel suo saluto inaugurale, il moderatore Eugenio Bernardini ha ringraziato i numerosi ospiti italiani e stranieri, non solo protestanti – fra questi mons. Mansueto Bianchi e don Cristiano Bettega, rispettivamente presidente e direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei – sottolineando che “l’ecumenismo non è fatto solo di parole ma anche di presenze e ci fa vivere la comunione dei cristiani, che è parte essenziale della nostra vita ecclesiastica”.

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Photo Pietro Romeo/Riforma

Tra i messaggi di saluto al Sinodo, è giunto anche quello di papa Francesco, che ha assicurato ai partecipanti la sua “vicinanza spirituale”. “Signore, metti le tue parole di giustizia nella nostra bocca e allontanaci invece dalla tentazione di mettere le nostre parole nella tua bocca”, ha poi chiesto il moderatore nella preghiera d’inizio.

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Photo credits: Paolo Ciaberta –www.paolociaberta.eu

Durante il culto è stato consacrato al ministero diaconale Demetrio Canale, 42 anni, già segretario del moderatore nell’ufficio della Tavola valdese a Roma; il suo prossimo incarico sarà come vicedirettore al Centro ecumenico di Agape.

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Photo credits: Paolo Ciaberta –www.paolociaberta.eu

I lavori del Sinodo cominceranno domani mattina: si affronteranno i nodi di maggior rilevanza per la vita delle chiese, a partire dall’analisi della Commissione d’esame sull’operato della Tavola valdese, quest’anno presieduta dal pastore Giuseppe Platone. Si parlerà anche di missione delle chiese in Italia e all’estero, di ecumenismo e interculturalità, di evangelizzazione e di libertà religiosa. Quest’ultimo tema, a trent’anni dalla firma delle Intese, verrà ripreso anche nella serata pubblica di domani sera, dedicata ai “Diritti di tutti e di tutte”: ospiti dell’incontro saranno Luigi Manconi, presidente della Commissione parlamentare per la tutela dei diritti umani, Gianna Pentenero, assessora all’Istruzione, al Lavoro e alla Formazione della Regione Piemonte, Alessandra Trotta, presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia, il politologo Paolo Naso e il moderatore Eugenio Bernardini.

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Photo credits: Paolo Ciaberta –www.paolociaberta.eu