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Una serata per ricordare Mario Miegge

Mario Miegge è stato professore di filosofia teoretica e di storia delle religioni presso l’Università di Ferrara, partecipando attivamente alla fondazione della Facoltà di Magistero. Autore di opere importanti nel suo campo: il volume Religione nella Storia Antologica dei Problemi Filosofici diretta da Ugo Spirito; Il sogno del re di Babilonia, profezia e storia da Thomas Müntzer a Newton; Che cos’è la coscienza storica; Vocazione e lavoro; Martin Lutero (1483-1546), la Riforma protestante e la nascita delle società moderne.

Aveva dedicato particolare attenzione al protestantesimo calvinista nella sua versione puritana con alcuni lavori profondamente innovativi per la cultura italiana, ridimensionando e ampliando la tesi di Weber. Il riconoscimento di questa sua competenza in questo campo di studi è data dal fatto che i curatori della Encyclopédie du Protestantisme (Ginevra-Parigi, 1995) gli abbiano affidato voci importanti della stessa.

Il suo decesso, avvenuto il 19 marzo, costituisce naturalmente un impoverimento per la sua Facoltà, ma segna soprattutto una grave perdita per la cultura del mondo evangelico italiano. Egli vi rappresentava infatti, comprensibilmente data la sua cultura, un riferimento obbligato per tutti i problemi storici del Protestantesimo europeo e americano, i temi della vocazione cristiana come categoria specifica dell’etica riformata, il dibattito sulle tesi di Weber e Troeltsch, ma a questa autorevolezza in ambito accademico associava anche un eccezionale talento pedagogico e una capacità propositiva nel campo delle iniziative culturali piuttosto rara.

La sua formazione protestante lo conduceva in modo naturale ad un impegno nella società di carattere critico ma propositivo, inteso non come carriera personale o avventura culturale ma come vocazione, rifacendosi al puritano Perkins. E nell’ottica del trattato sulla vocazione di quest’ultimo, per cui la vocazione più eccellente non è quella del predicatore, dell’ecclesiastico, ma del magistrato, Miegge ha speso molte delle sue energie nell’impegno politico; non solo in qualità di consigliere nell’amministrazione comunale di Ferrara ma come organizzatore di incontri, partecipazione a dibattiti, autore di studi.

Dalla sua formazione culturale di matrice francese associata alla precisione latina traeva infatti il suo stile lineare, essenziale, accessibile a chiunque, che lo rendeva oratore apprezzato da tutti, intellettuali e persone semplici.

Del tutto particolare il suo legame con le valli valdesi, dove aveva compiuto tutti gli studi, ma in particolare Massello, il vallone di origine di parte della famiglia; qui trascorreva tutte le vacanze e lunghi periodi dopo la sua emeritazione. Domenica 17 agosto, nel corso di un incontro conviviale, i partecipanti hanno ricordato questa incidenza della sua presenza nella vita della comunità.

Miegge verrà ricordato presso la Galleria F. Scroppo a Torre Pellice sabato 23 agosto alle ore 21, in una serata organizzata dall’editrice Claudiana e moderata dal direttore, alla quale interverranno Debora Spini, Corrado Malandrino, Gianni Mottura e Giorgio Tourn.