
Terra santa e lacerata
30 January 2023
Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese, Jerry Pillay, ha espresso profonda preoccupazione per l’aumento della violenza a Gerusalemme e in Cisgiordania
Un uomo armato ha aperto il fuoco fuori da una sinagoga di un insediamento di Gerusalemme est lo scorso 27 gennaio (Giorno della Memoria), uccidendo sette persone - tra queste una donna di 70 anni - e ferendone altre dieci, prima di essere colpito e ucciso dalla polizia», così si legge sul sito del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec).
«C’è orrore in ogni violenza, in questo caso la violenza è ancor più disarmante, poiché è avvenuta in un luogo di culto», ha detto il segretario generale del Cec, Jerry Pillay.
«Condanniamo inequivocabilmente questa violenza, come condanniamo ogni violenza tra popoli e comunità di questa Terra che ha visto così tanto spargimento di sangue, anche in nome della religione. La violenza, le punizioni collettive e gli attacchi danneggiano ogni possibile prospettiva di pace e giustizia», ha aggiunto Pillay.
«Sono profondamente preoccupato per l’aumento della violenza. Le tensioni e le tragedie a Gerusalemme - città Santa per ebrei, cristiani e musulmani -, ricordano quanto sia più che mai necessario - per tutte le parti - continuare a lavorare intensamente per una giusta pace in Israele e in terra di Palestina».
L’attacco alla sinagoga è avvenuto il giorno successivo al raid militare israeliano a Jenin (Cisgiordania) che ha ucciso nove persone, tra cui un’anziana signora.
«Condanniamo fermamente gli attacchi indiscriminati dell’esercito israeliano contro la popolazione civile a Jenin», ha affermato Pillay.
«Preghiamo per le loro famiglie - ha proseguito Pillay -, cerchiamo la misericordia, l’amore e la grazia di Dio affinché si possa, e con forza, proseguire il comune cammino verso una pace giusta in Terra Santa».
Secondo la polizia israeliana, un’altra sparatoria è avvenuta contro un insediamento nel quartiere di Silwan, (Gerusalemme Est) con due coloni israeliani feriti.
Nel solo gennaio 2023 più di 40 palestinesi sono già stati uccisi, tra loro 8 bambini.