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Viaggio di solidarietà in Est Europa della Chiesa presbiteriana statunitense

Una delegazione della Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti (PcUsa) si recherà nei prossimi giorni nell’Europa orientale per mostrare solidarietà alle popolazioni dell’Ucraina e delle zone limitrofe, mentre la guerra con la Russia continua a creare morte, distruzione e sfollamento.

La delegazione di quattro persone, che comprende rappresentanti della Presbyterian Disaster Assistance (Pda) e della Presbyterian World Mission, visiterà l’Ungheria, la Repubblica Ceca, la Polonia e l’Ucraina, dal 26 gennaio al 10 febbraio.

Fra i quattro delegati anche il valdese Luciano Kovacs, coordinatore di area per il Medio Oriente e l’Europa della PcUsa.

Visiteranno i partner che hanno ricevuto il sostegno dei membri presbiteriani e incontreranno figure quali l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e altri partner internazionali.

Il viaggio segue un’ondata di sostegno senza precedenti da parte dei presbiteriani statunitensi dopo che la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, in quella che è stata descritta come un’escalation della guerra russo-ucraina, un conflitto iniziato nel 2014. Dall’invasione, quasi un anno fa, decine di migliaia di persone sono state uccise e milioni di persone sono fuggite dal Paese.

I presbiteriani hanno mostrato la loro profonda preoccupazione rispondendo all’appello della PDA che ha stanziato 10 milioni di dollari, compreso il lavoro di recupero immediato, continuo e a lungo termine necessario per aiutare le persone colpite dalla guerra.

I delegati incontreranno molte delle persone che organizzano i diversi programmi e servizi per i rifugiati, e faranno alcune visite sul posto dove vivono i rifugiati ucraini, in modo da poter vedere alcuni dei programmi in tempo reale e poter apprendere dai partner ecclesiastici e religiosi cosa ha significato per loro questa esperienza.