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Germania, iniziative per la quaresima

Il 2 marzo, mercoledì delle ceneri, è cominciato il tempo della quaresima e con esso è tornata l’iniziativa della Chiesa evangelica tedesca “Sette settimane senza”, che ogni anno accompagna i quarantanove giorni precedenti alla Pasqua (sul sito si trovano tutte le idee e i materiali per questa iniziativa; ne avevamo parlato qui).

Per quest’anno, l’Ekd ha scelto il tema «Allenati! Sette settimane senza sosta»: l’intento è di invogliare i partecipanti a provare cose nuove, e ogni settimana ha un tema abbinato a un versetto biblico, alternando Antico e Nuovo Testamento. Accanto alle consuete pratiche di digiuno e preghiera associate alla quaresima, si cerca di dare degli spunti per vivere in modo diverso questo tempo, affiancando «contemplazione, conversione e riflessione» in modo anche un po’ sfidante e accattivante. Uscire dalla routine e dalle abitudini quotidiane, avere uno sguardo diverso sulla realtà che ci circonda, «uno spostamento di prospettiva» che consente di vedere cose inaspettate.

Il tema della prima settimana è «Il mio obiettivo» e i versetti scelti (Isaia 2, 1-5) non potrebbero essere più attuali, in particolare il versetto 4, «… trasformeranno le loro spade in aratri e le lance in falci. Le nazioni non saranno più in lotta tra loro e cesseranno di prepararsi alla guerra…». 

Questa quaresima comincia con una «grande visione per il futuro»: «avere un obiettivo non significa necessariamente doverlo raggiungere, ma mi aiuta a muovermi e mi dà la direzione».

«Iniziare» è la seconda tappa, tenendo conto che ci saranno «tentativi ed errori, inciampi e cadute» (Proverbi 24, 16). La terza, che potremmo tradurre con «Perseverare», resistere (Matteo 4, 1-11, le tentazioni di Gesù) è la più difficile e contiene l’invito a «non cedere alla tentazione di arrendersi». «Essere felici» è il motto della quarta settimana, e ispirandosi a Matteo 13, 31-33 (le parabole del seme di senape e del lievito) invita a rallegrarsi quando le cose funzionano, quando «qualcosa di grande cresce da un piccolo seme», a sperimentare la meraviglia e la gioia del divenire. Nella quinta settimana «Sciogliere i nodi», viene scelto il racconto del giudizio di re Salomone (I Re 3, 16-28), uno stimolo a disfare i “nodi” di situazione ingarbugliate, che sembrano paralizzate, senza via d’uscita: il suggerimento è che «spesso un estraneo può trovare il bandolo della matassa e sciogliere il nodo».

«Silenzio» è la parola d’ordine per la sesta settimana, partendo dal versetto di Luca 2, 19 in cui Maria, ascoltando il racconto dei pastori giunti alla mangiatoia, ne custodisce le parole meditandole dentro di sé. Dopo aver fatto un sacco cose, è giusto prendersi un momento di pausa, di sosta, in attesa che «il nuovo arrivi davvero dentro di me».

E il “nuovo” a cui si allude è quello portato dalla Risurrezione, al termine della settima e ultima settimana, che evoca una “nuova fiducia”, un «Fidarsi di nuovo». Il riferimento è Giovanni 21, 15-17.19, in cui Gesù risorto rinnova la propria fiducia in Simon Pietro, chiedendogli per tre volte di confermare il suo amore (quello che era stato rinnegato altrettante volte nella notte fatale del tradimento). È difficile tornare a fidarsi dopo che la fiducia è stata violata, si legge nel commento per questa settimana. Ma con «coraggio e pazienza, con passi leggeri e prudenti, un’amicizia può ancora risorgere. Allora è Pasqua».

Le “sette settimane senza” non sono l’unica iniziativa delle chiese tedesche legata al periodo della quaresima: ricordiamo anche il «Klimafasten» (https://klimafasten.de), il digiuno per il clima, iniziativa ecumenica che coinvolge 17 chiese protestanti e diocesi cattoliche (ne avevamo parlato qui e qui), focalizzata quest’anno sulla sicurezza alimentare («Quanto vi serve», da Esodo 16, in cui Dio sfama il popolo di Israele nel deserto con le quaglie e la manna). Ognuna delle sette settimane che compongono il periodo in questione è caratterizzata da un tema specifico, ripreso da alcuni dei 17 “Obiettivi di sviluppo sostenibile” dell’Agenda 2030 dell’Onu. La prima settimana, per esempio, è incentrata sullo spreco alimentare (obiettivo 12, consumo e produzione responsabili); la seconda sul pesce, la terza sugli imballaggi, la quarta sul cibo locale e a “km zero”, la quinta sugli orti urbani e le coltivazioni “domestiche”, la sesta su risparmio energetico in cucina, e infine l’ultima sulle azioni collettive a tutela del clima e la riduzione dell’impronta climatica.