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Cambio di guida a Sën Gian

Sei anni ufficiali, più altri due di “preparazione”. La realtà di Sën Gian (Associazione di Promozione Sociale di Luserna San Giovanni, con particolare dedizione alla omonima frazione) è arrivata a questo importante traguardo che comporta, come da statuto, un cambio di presidenza.

Lascia infatti, dopo due mandati di tre anni ciascuno, il presidente Tullio Parise, uno dei fondatori dell’associazione. Con lui abbiamo fatto un bilancio di questi anni ricchi di attività e iniziative che si concluderanno ufficialmente con l’assemblea dei soci di sabato 21 gennaio, a cui seguirà la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttivo.

«Il bilancio di questi primi sei anni è sicuramente positivo su tutti i fronti – ci spiega Parise –: siamo nati con l’obiettivo di rivitalizzare dal punto di vista culturale la realtà di San Giovanni e oggi siamo un’associazione a cui è stato riconosciuto non solo questo valore ma anche quello didattico, e che nel corso degli anni ha ampliato la sua “offerta”. Ad ampliarsi però è stato, e questo ci rallegra molto, anche l’associazione stessa: dai pochi soci fondatori siamo arrivati alla ragguardevole cifra di 78 al primo anno e oggi abbiamo più che raddoppiato questo numero: questo è uno dei tanti motivi che ci confermano la bontà del nostro operato sul territorio. E aggiungo che riguardo alle dinamiche del direttivo non c’è mai stata difficoltà a sostituire le persone in scadenza o che hanno lasciato per motivi personali; anche nello specifico caso, in cui ben 8 su 15 membri del direttivo lasceranno, i sostituti si sono trovati senza difficoltà, e soprattutto sono persone che hanno portato idee e contributi nuovi, sempre restando nel solco degli obiettivi statutari».

Sën Gian è partita dal cuore della frazione, la piazza, ma poi si è allargata fino ad arrivare al Palaghiaccio di Torre Pellice, con una delle rassegne mineralogiche più importanti del Piemonte. In mezzo cosa c’è stato? «Fra le varie (e molte Nd’A) iniziative e attività che abbiamo creato quella dell’ambito mineralogico, nata dalla passione di alcuni membri del direttivo, è sicuramente importante. Dalle prime, piccole, fiere dedicate a questo particolare mondo, che qui nella nostra valle con la Pietra di Luserna ha una sua grande espressione, siamo arrivati a diventare un punto di riferimento dal punto di vista didattico con interventi nelle scuole fino alla grande fiera dello scorso anno al palaghiaccio. L’attenzione però al locale, non è venuta mai meno. Nella piazza di San Giovanni e attorno a essa si sono organizzati molti momenti, differenti fra loro, coinvolgendo le realtà locali. Mercatini, cene storiche, mostre, attività dedicate ai più piccoli, passeggiate, concorsi letterari. E qui ci tengo a ricordare anche tre persone che non sono più fra noi ma sono state importanti per il loro contributo all’associazione: Tiziana Biolato, Franca Malanot e Guido Genre».

L’altro momento importante per Sën Gian è stato sicuramente lo spettacolo teatrale estivo all’aperto sul piazzale della Riforma Protestante, accanto al tempio valdese. Uno spettacolo che ogni anno coinvolge decine e decine di persone e racconta uno spaccato di storia, sia “grande” che “piccola”. «Gli spettacoli sono ormai sette (uno prima della nascita di Sën Gian) e sono sempre stati scritti dall’associazione e hanno cercato di raccontare i grandi eventi storici (la Prima Guerra mondiale per esempio) o quelli invece prettamente locali e quindi più “piccoli” (come l’unificazione fra i Comuni di San Giovanni e Luserna): per il 2023 c’è in cantiere uno spettacolo dedicato alla Seconda Guerra mondiale e in particolare ai venti mesi della Resistenza, che verranno affrontati con una nuova chiave di lettura». Alla luce di questi primi sei anni di vita di Sën Gian ci sono rimpianti? «Rimpianti no, abbiamo sempre “volato basso” riuscendo quindi a realizzare ciò che ci eravamo posti. Abbiamo avuto alcune piccole incomprensioni con gli enti locali e alcune realtà private che abbiamo superato grazie al dialogo. Anche dal punto di vista economico il bilancio dell’associazione è in attivo grazie anche al riconoscimento di alcuni aiuti da parte degli enti pubblici».