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«Trovare nella forza dell’ospitalità la missione delle comunità urbane»

Con la presentazione del pastore della Chiesa presbiteriana indipendente del Brasile, Paulo Pereira, si è concluso il ciclo dei tre incontri virtuali previsti per quest’anno della Pastorale urbana della Chiesa evangelica valdese del Rio de la Plata, il ramo sudamericano della Chiesa valdese, fondata dai tanti emigranti italiani che e partire dalla metà del 1800 hanno attraversato l’oceano in cerca di fortuna.

La Pastorale Urbana è composta dai pastori Carola Tron, Melina Wagner, Oscar Berberena e Yanina Vigna, che, convocati dalla Mesa Valdense, l’equivalente della Tavola valdese, l’organo esecutivo della Chiesa valdese, hanno ripreso il lavoro con l’obiettivo di incoraggiare le comunità urbane a riflettere su ciò che significa e comporta essere una chiesa nelle città. L’Iglesia valdense è stata a lungo una chiesa soprattutto sviluppata in aree rurali, e il cambiamento della società ha portato a riflessioni su come cambiare il proprio modo di essere e comunicare in contesti invece cittadini.

Yanina Vigna ha dichiarato: «Uno degli obiettivi di questi tre incontri è stato quello di riflettere sul fatto di essere chiesa in città e su come continuare a trasformare le nostre dinamiche, i nostri modi di vivere la vita di fede. Inoltre, per poter recuperare le esperienze legate alla diaconia che si stavano vivendo in alcune comunità delle grandi città». 

Nell’incontro di martedì scorso, Paulo Pereira, che oltre a essere pastore è direttore del Dipartimento di Teologia e Missione dell’Aipral, l’Associazione delle chiese protestanti e riformate dell’America Laatina, ha condiviso la sua esperienza di pastorale urbana nelle comunità presbiteriane indipendenti del Brasile. Inoltre, ha guidato i partecipanti a considerare il potere che si esprime nell’ospitalità. Ha osservato che l’ospitalità dovrebbe diventare la missione delle chiese urbane, in quanto è la virtù che possiedono.

Il primo incontro si era tenuto ad agosto con il referente regionale per la Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti Dennis Smith che aveva ragionato su questo tempo post-pandemico, in relazione alle identità delle comunità urbane e alla loro territorialità.

La seconda conferenza è stata presieduta dal pastore della Chiesa valdese di Piazza Cavour a Roma, Marco Fornerone, e si è svolta a settembre. Fornerone ha condiviso l’esperienza della comunità di cui è pastore e la necessità di proporre progetti comunitari inquadrati in un piano istituzionale che sostenga e incoraggi la pastorale urbana. Il suo intervento è stato accompagnato dal pastore Stefano D’amore, della Chiesa valdese di Villar Pellice (To).

Infine, Yanina ha osservato che «il prossimo anno intendiamo continuare a riflettere e a camminare nell’esperienza delle comunità urbane della Chiesa valdese. Per questo incoraggiamo i partecipanti a condividere ciò che hanno riflettuto in questo ciclo e a iniziare a pianificare alcuni passi concreti per sviluppare i loro progetti comunitari in relazione alla pastorale urbana».