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Ad Angela Merkel il premio Nansen

L’ex cancelliera tedesca Angela Merkel ha ricevuto il più alto riconoscimento dell’Unhcr, (l’Alto commissariato Onu per i rifugiati) per il suo impegno nell’accogliere più di 1 milione di persone in Germania nel 2015 e 2016.

Intitolato all’esploratore, scienziato e diplomatico norvegese Fridtjof Nansen, il premio viene assegnato ogni anno a un individuo, un gruppo o un’organizzazione che abbia dato un contributo eccezionale alla protezione dei rifugiati. Nel 2019 erano stati premiati i “corridoi umanitari” promossi dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Chiesa valdese e Comunità di Sant’ Egidio «per aver assicurato a migliaia di rifugiati e persone con esigenze specifiche un canale sicuro per ricevere protezione e la possibilità di ricostruirsi un futuro migliore in Italia», spiegava una nota dell’Unhcr.

Sotto la guida di Angela Merkel, la Germania ha accolto più di 1,2 milioni di rifugiati e richiedenti asilo nel 2015 e nel 2016, contribuendo a evidenziare la condizione dei rifugiati a livello globale, ha dichiarato invece questa settimana l’Alto commissariato.

Filippo Grandi, Alto Commissario per i Rifugiati, ha elogiato la determinazione dell’ex cancelliera nel lottare per la protezione dei rifugiati, i diritti umani, i principi umanitari e il diritto internazionale: «È stata una vera leader, facendo appello alla nostra comune umanità e rimanendo ferma contro coloro che invocavano paura e discriminazione. Ha dimostrato cosa si può ottenere quando i politici intraprendono la strada giusta e si sforzano di trovare soluzioni alle sfide del mondo, invece di scaricare la responsabilità su altri».

All’epoca, la Cancelliera Merkel descrisse la situazione come la più grande prova dei valori europei e disse che accogliere i rifugiati era un «imperativo umanitario».

Il comitato di selezione del Premio Nansen ha riconosciuto la «leadership, il coraggio e la compassione dell’ex cancelliera nel proteggere centinaia di migliaia di disperati» e i suoi sforzi per trovare «soluzioni praticabili a lungo termine» per i rifugiati.

L’ex cancelliera è stata anche la forza trainante dello sforzo collettivo della Germania per accogliere i rifugiati e aiutarli a integrarsi nella società attraverso programmi di istruzione, formazione e mercato del lavoro. Merkel è stata anche coinvolta nell’espansione del programma di reinsediamento tedesco, che offre protezione a decine di migliaia di rifugiati particolarmente vulnerabili.

Secondo l’Unhcr, la Merkel ha rafforzato il ruolo del suo Paese come «partner umanitario sostanziale, affidabile e attivo nel sostenere i rifugiati e i Paesi e le comunità che li ospitano in tutto il mondo». Sia le sue politiche che le sue dichiarazioni pubbliche hanno avuto un impatto positivo sugli sforzi globali per rafforzare la protezione dei rifugiati e la condivisione delle responsabilità internazionali, ha dichiarato l’agenzia.

La Merkel dovrebbe recarsi a Ginevra lunedì prossimo (10 ottobre) per ricevere il premio. Alla cerimonia parteciperanno anche quattro vincitori regionali, tra cui Nagham Hasan, una ginecologa irachena che fornisce supporto medico e psicosociale alle ragazze e alle donne yazidi che hanno subito persecuzioni, schiavitù e violenza di genere per mano di gruppi estremisti nel nord dell’Iraq.

 

Foto di Raimond Spekking