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In Argentina la Chiesa luterana è stata per la prima volta “padrona di casa” di un Te Deum patriottico

In un evento senza precedenti in Argentina, la Congregazione evangelica dell’ Esperanza, della Chiesa evangelica luterana del Rio de la Plata (Ierp) è stata la prima comunità non cattolica a ospitare il Te Deum del 9 luglio 2022. Questo segna una pietra miliare nella storia nazionale, poiché non c’è nessun’altra comunità evangelica che abbia ospitato la tradizionale celebrazione di gratitudine per il Paese. L’evento è nato dall’intenso lavoro ecumenico svolto a partire dagli anni Sessanta ed è sorto su iniziativa della Chiesa cattolica.

La celebrazione del Te Deum in Argentina esiste fin dal primo governo patriottico del 1810, si sviluppa nella Chiesa cattolica come atto di grazia per la nascita dello Stato argentino, che proclama la sua indipendenza formale nel 1816. Finora nessuna chiesa evangelica aveva ospitato una simile celebrazione. Pertanto, il 9 luglio di quest’anno segna senza dubbio una pietra miliare, non solo per la città di Esperanza, ma per la storia del legame tra le chiese a livello nazionale, nonché per il rapporto tra queste e lo Stato. Va notato che la Ierp è presente nella regione dal 1857 e in diversi casi, come quello di Esperanza, i suoi registri pastorali sono più antichi del Registro Civile.

«È un evento storico, un inizio e un gesto molto chiaro della relazione ecumenica che abbiamo in questa città con cattolici e ortodossi», ha detto il pastore Jorge Buschiazzo, sottolineando che Esperanza è la capitale provinciale del dialogo e dell’incontro ecumenico e ha già ottenuto l’approvazione del Congresso argentino per essere dichiarata capitale nazionale dell’ecumenismo.

Per esemplificare il dialogo ecumenico quotidiano, Buschiazzo ha raccontato la storia della nascita del Registro Civile argentino: «C’era una coppia, lui cattolico austriaco e la donna tedesca e protestante… chiedevano una benedizione condivisa, ma nessuna delle due fedi voleva darla, così sono andati nella piazza pubblica, davanti a dove si trovano entrambi i templi, e si sono impegnati pubblicamente. Di conseguenza, il governo provinciale ha tolto alle chiese il potere di legalizzare i matrimoni e da allora sono stati legalizzati dallo Stato attraverso il Registro Civile», ha ricordato.

Il lavoro ecumenico in città iniziò a svilupparsi negli anni ’60 con il pastore Otto Faber, che iniziò a partecipare, insieme al sacerdote cattolico, a cerimonie pubbliche di benedizione. Il suo successore Juan Carlos Weiss ha proseguito il lavoro e approfondito le relazioni. Nella stessa ottica, il pastore Carlos Duarte, divenuto poi presidente della Ierp, ha portato il dialogo interreligioso a un livello molto interessante. Infine, lo stesso pastore Jorge Buschiazzo ha proseguito sulla stessa strada e ha avuto l’opportunità di essere il primo pastore protestante in Argentina a ricevere il primo “te deum” in una chiesa evangelica fuori dall’ambito cattolico.