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Solidarietà alle nazioni nordiche colpite da una serie di violenze

La segretaria generale della Federazione luterana mondiale (Flm), rev. Anne Burghardt, ha scritto ai leader delle chiese luterane in Svezia, Danimarca e Norvegia dove nelle ultime settimane si sono verificate una serie di sparatorie e accoltellamenti. Gli attacchi a Visby, Copenaghen e Oslo, ha detto, «hanno tragicamente ucciso e ferite persone innocenti», oltre a traumatizzare «molti altri che sono stati coinvolti e colpiti dalla violenza in modi diversi».

Il 6 luglio, una donna è morta dopo essere stata accoltellata a Visby, sull’isola svedese di Gotland. A Copenaghen, tre persone sono morte il 3 luglio dopo che un uomo armato ha aperto il fuoco in un centro commerciale, mentre nella capitale norvegese due persone sono morte e 21 sono rimaste ferite il 25 giugno scorso dopo che un uomo armato ha attaccato diversi pub e locali del centro città.

Nella sua lettera ai leader della chiesa, la segretaria generale della Flm ha espresso le condoglianze alle famiglie delle vittime e ha espresso la solidarietà della comunione globale delle chiese. Come cristiani, ha affermato, «condanniamo con forza tutti questi atti di terrore e violenza, alzando costantemente la nostra voce invocando la giustizia, la pace, la riconciliazione e la dignità di tutte le persone».

I tre episodi violenti, ha detto Burghardt, rappresentano «attacchi a società aperte e democratiche». Le chiese nelle tre nazioni nordiche, ha osservato inoltre la segretaria generale, «hanno svolto un ruolo vitale» nel sostenere la giustizia, la pace e la dignità dei più vulnerabili e degli emarginati.

«In collaborazione con tutte le persone di buona volontà», ha aggiunto, «le nostre chiese sono chiamate a raddoppiare i loro sforzi per creare una cultura di compassione e rispetto per la vita umana, e per sostenere il dialogo e le società aperte».

 

Photo: LWF/S. Gallay