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La menzogna della razza

Il 14 luglio 1938 sul Giornale d’Italia veniva pubblicato «Il fascismo e i problemi della razza», più noto con il nome di «manifesto della razza».

In esso si afferma che «le razze umane esistono», che «esiste ormai una pura razza italiana» e che «gli ebrei non appartengono alla razza italiana».

Quel vergognoso documento conteneva «i risultati» di ipotetici studi condotti da un gruppo di scienziati e di docenti universitari fascisti, per lo più poco noti, e nel quale si affermava che: «le razze umane esistono», che «esiste una pura razza italiana» e che «gli ebrei non appartengono alla razza italiana». 

La comunità scientifica da tempo afferma che, «al termine di decenni di sequenziamento di genomi, incluso quello umano, oggi è provato che gli umani presenti sul pianeta Terra condividono lo stesso genoma e che non vi sono differenze in qualità cognitive, morali o di altra natura fisica, riconducibili a una base genomico-deterministica».

Il sito del ministero dell’Istruzione ha evidenziato che Il 18% delle candidate e dei candidati ha optato per l’esame di maturità «la traccia che parte da un brano tratto dal libro “La sola colpa di essere nati”, di Gherardo Colombo e Liliana Segre, che proponeva una riflessione sulle leggi razziali».

 

Foto Riforma: dal Libro La menzogna della razza – Documenti e immagini del razzismo e dell’antisemitismo fascista /Edizioni Grafis 1994 a cura del centro Furio Jesi – documentazione fotografica sezione Roma  – Centro di cultura ebraica, “Il Pitigliani”)