20-anni_di_articolo21

Vent’anni di Articolo 21

Si terrà il prossimo 4 luglio a Roma presso la Casa Internazionale delle Donne la serata di Articolo21 per festeggiare i primi vent’anni dell’associazione. 

«Un momento condiviso con tante amiche e amici per ripercorrere le tante battaglie e iniziative a difesa della libertà di espressione in Italia e nel mondo» e per confrontarsi sugli impegni attuali e futuri.

«Venti anni e tante cose ancora da dire, strade da percorrere – si legge ancora sul sito di Articolo 21 liberi di… –, di idee da mettere in circolo e di ideali da difendere. Articolo 21 entra nella sua età migliore e rilancia i temi che hanno caratterizzato l’attività dal primo giorno. Ossia quella “fissazione” per la libertà di espressione che, però, non coincide con “il via libera agli insulti”. Dal 2002 ad oggi sono successe molte cose attorno a noi, dentro di noi, grazie a noi o nonostante noi, l’Associazione Articolo 21 è cresciuta grazie all’apporto e all’attenzione di un mondo che non coincide con quello dei giornalisti e che ci ha aiutato ad illuminare le periferie geografiche, sociali, economiche, e a raccontare ciò che molti non hanno voluto vedere o narrare in Italia e nel mondo. Per questo il compleanno di Articolo 21 (che era per l’esattezza lo scorso 27 febbraio) è stato una festa lunga, allargata ai circoli regionali e partecipata da associazioni, enti, università, fondazioni e collaboratori, parte di una grande famiglia che marcia nel solco della libertà e del rispetto dell’altro. 

«I vent’anni di Articolo21 celebrati ufficialmente il prossimo 4 luglio, non saranno un’occasione puramente simbolica – tiene a precisare la portavoce nazionale Elisa Marincola –. Con la memoria di questo lungo e intenso periodo insieme e con ogni singola iniziativa nazionale e soprattutto locale, intendiamo rilanciare le campagne che abbiamo promosso, condiviso con altre realtà e che continuiamo a rilanciare perché l’emergenza democratica non sembra aver fine in Italia e nel mondo, e l’attuazione dei principi costituzionali richiede ancora un lungo cammino e l’impegno di tutte e tutti noi ancora per molto». 

Articolo 21 «non ha mai sofferto di gelosie di sigla e organizzazione, non ha mai ambito ad essere “la prima”, meglio essere ultimi –  scrive Giuseppe Giulietti, tra i fondatori e ancora oggi mentore di Articolo 21 su Libertà e giustizia –  ma arrivare al traguardo insieme alle tante diversità e differenze, senza le quali ci sarebbe solo il coro del pensiero unico. Così quando ci fu da difendere la Costituzione e contrastare i bavagli, insieme con la Federazione nazionale della stampa, decidemmo di convocare tutte e tutti in piazza del Popolo a Roma, senza bandiere di partito, senza spirito corporativo, tutte e tutti uniti dietro una enorme bandiera tricolore e con la Costituzione tra le mani».

Tra le presenze protestanti il 4 luglio, Luca Baratto (segretario esecutivo della Federazione delle chiese evangeliche in Italia- Fcei), Gian Mario Gillio di Riforma e portavoce del Circolo Articolo 21 Piemonte (responsabile relazioni esterne Fcei e direttore resp. dell’Agenzia stampa Nev), Claudio Paravati (direttore di Confronti e conduttore della rubrica Protestantesimo di Rai3).