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Devastante terremoto in Afghanistan, almeno mille morti

Un terremoto devastante nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 giugno si è sviluppato a 44 chilometri dalla città di Jost, nella provincia afghana di Paktika, causando la morte di almeno 1.000 persone e il ferimento di altre 1.500. Secondo fonti governative afghane, il terremoto ha causato anche ingenti danni materiali. Le squadre di soccorso sono ancora al lavoro sul posto.

Il terremoto, di magnitudo 6,1 sulla scala Richter, è il più devastante che abbia colpito il Paese negli ultimi 20 anni. Secondo il Centro sismologico europeo per il Mediterraneo, la scossa è stata avvertita in un’area di oltre 500 chilometri, che copre la regione a est dell’Afghanistan e anche parti del Pakistan e dell’India. Fonti locali sostengono infatti che sia stato avvertito sia a Kabul che a Islamabad.

Il leader del governo talebano, Hibatullah Akhundzada, ha dichiarato che centinaia di case nella zona sono state distrutte. «Esortiamo tutte le agenzie di soccorso a inviare immediatamente squadre nella zona per evitare ulteriori catastrofi», ha aggiunto il portavoce del governo afghano Bilal Karimi.

L’impatto del terremoto è stato aggravato anche dal fatto che si è verificato in una regione in cui ci sono molte case ed edifici instabili o non finiti. «In ogni strada che si percorre, si sentono persone che lamentano la morte dei loro cari. Le case sono in rovina»,  ha dichiarato alla BBC un giornalista locale. 

Le persone colpite hanno anche lamentato la mancanza di infrastrutture e di reti di comunicazione istantanea nella zona, che ostacola anche gli sforzi di soccorso. «Molte persone non sanno come stanno i loro parenti perché i loro telefoni non funzionano. Mio fratello e la sua famiglia sono morti, e l’ho scoperto dopo molte ore. Molti villaggi sono stati distrutti», ha dichiarato un altro reporter della zona.

L’Ong di ispirazione cristiana World Vision, una delle organizzazioni con la maggiore presenza in Afghanistan, ha rilasciato una dichiarazione in cui deplora l’accaduto e rileva «la devastazione che questo terremoto sta causando in un Paese già impantanato nella povertà estrema». «Questo colpirà ulteriormente centinaia di migliaia di persone già vulnerabili nel Paese e aumenterà le loro sofferenze», ha dichiarato Larisa Klepac, direttore nazionale ad interim di World Vision in Afghanistan.

«Questo terremoto è solo l’ultimo disastro in un Paese che sta affrontando la fame di massa e il collasso economico. La zona in cui il terremoto ha colpito è un’area remota nella parte orientale del Paese», ha aggiunto Klepac. «La capacità già limitata del sistema sanitario afghano aggiunge ulteriore preoccupazione. Gli ospedali e i centri medici sono inondati di pazienti feriti dal terremoto di oggi. Con più della metà della popolazione afghana che vive in condizioni di povertà e più di 20 milioni di persone che soffrono di insicurezza alimentare, la crisi umanitaria in Afghanistan è già fuori controllo», ha dichiarato.