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Abbandonarsi con piena fiducia a Dio

Non avere altri dèi oltre a me
Esodo 20, 3

Simon Pietro disse: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio»
Giovanni 6, 68-69

Dio è il solo capace di accoglierci, di amarci come siamo, di mantenere le sue promesse di prendersi cura di noi. Questo è ciò che Pietro ha capito e che esprime: possiamo lasciarci cadere nelle mani di Dio. Abbandonarsi con piena fiducia a Dio, per un essere umano è davvero un morire a se stesso o se stessa, è davvero un rinunciare per pura e semplice fede in Gesù Cristo, è un diventare agnelli che si fanno condurre al macello. Saranno macellate molte cose di noi, la voglia di risolvere in modo violento i nostri conflitti, sia quelli interpersonali, sia quelli internazionali; sarà macellata la nostra indifferenza verso chi soffre, sarà macellata la convinzione di dover prima di tutto pensare a se stessi. Ecco perché tutto ciò porta alla vera vita, alla nuova vita in Cristo, l’agnello di Dio che ha dato se stesso per noi. Agnelli dell’Agnello, perché in Cristo conosciamo ciò che è vero, ciò che non passa, ciò che dà senso alla nostra esistenza, ciò che siamo chiamati a dire e fare nell’ambito di un’umanità che giudica troppo duro lasciarsi salvare da Dio. La chiesa non può mai chiudersi in se stessa, bastare a se stessa, limitarsi ad essere zona di conforto per individui sempre più spaesati e soli, la chiesa deve parlare e agire con la determinazione di chi sa farsi agnello a vantaggio degli altri, prima di tutto gli abbandonati, i malati, i disprezzati, gli oppressi dal potere violento, gli affamati di giustizia. La chiesa deve prospettare un’alternativa di vita, animata dal desiderio di sacrificarsi per amore, agnelli dell’Agnello, perché è Gesù Cristo che ha parole di vita eterna, che rende possibile la sconfitta della morte; da chi altri potremmo mai andare noi, amati da Dio? Dio è in mezzo a noi, per essere conosciuto e per donarci la sua salvezza. Amen.