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Solo Cristo basta

Chi mi offre come sacrificio il ringraziamento, mi glorifica, e a chi regola bene il suo comportamento, io farò vedere la salvezza di Dio
Salmo 50, 23

Radicati, edificati in lui e rafforzati dalla fede, come vi è stata insegnata, abbondate nel ringraziamento
Colossesi 2, 7

In tempi di tempesta e terremoto come li stiamo vivendo conta avere salde radici e un fondamento stabile nella predicazione e nella confessione di fede, che nell’emergenza «emergono»: non chiudersi in se stessi, non abbandonarsi a sentimentalismi e moralismi, e non arroccarsi nel tradizionalismo. Ma Cristo, solo Cristo. Restare saldi, radicati e fondati, in una fede sobria ed essenziale. La tempesta e il terremoto non stanno in una pandemia o altre sciagure. Queste cose possono far crollare la casa, ma non toccano il fondamento. Possono recidere l’albero, ma non arrivano fino alle radici. Come abbiamo già visto, il fondamento e le radici sono fatti di predicazione: su queste mie parole dice Gesù avete costruito sulla roccia, e intendeva la predicazione sul monte.

Ciò che sfida le radici e il fondamento, che cerca di strapparci e spostarci, sono la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo. Il non-basta-mai, il non-è-mai-abbastanza cerca di avvelenare le radici e di corrodere il fondamento. Cristo non basta, ci vuole dell’altro. Cristo non basta, ci vuole anche la tradizione degli uomini. Cristo non basta, ci vogliono elementi che mi fanno salire, trasalire, migliorare, sublimare, un percorso, un cammino spirituale verso Dio. Ma Cristo basta, è l’abbondanza della grazia, perciò abbondiamo nel ringraziamento. E basta.