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Torino ebraica, rav Ariel Finzi il nuovo rabbino capo

 

A partire dal Primo settembre Torino avrà un nuovo rabbino capo: rav Ariel Finzi. Ne dà notizia il Consiglio comunitario, attraverso una comunicazione in cui si esprimono «sincero rammarico», ma anche «piena comprensione delle esigenze personali e familiari» che hanno portato l’attuale rabbino capo rav Ariel Di Porto a dare le proprie dimissioni con decorrenza proprio da quella data.

Si concluderanno quel giorno otto anni di lavoro che, sottolinea il Consiglio, l’hanno portato «a farsi apprezzare e amare dall’intera Comunità, che ha visto in lui una guida sicura, una persona dotata di una straordinaria disponibilità umana nei confronti delle persone anziane e in difficoltà, un maestro solido e capace di conquistare i ragazzi delle scuole e i giovani, un lavoratore instancabile, pronto ad assumersi qualunque tipo di responsabilità e a rispondere in tempo reale a qualunque tipo di richiesta, un punto di riferimento sicuro per le famiglie, per i docenti, per il Consiglio e tutto il personale della Comunità». Al riguardo si parla di «immenso debito di riconoscenza» nei suoi confronti.

Dopo «lunga e approfondita riflessione» il Consiglio ha scelto di rivolgersi al rav Finzi, attuale rabbino capo di Napoli, che ha di recente conseguito il titolo rabbino maggiore di Chacham «dopo un intenso periodo di studi compiuti nella Scuola Rabbinica Margulies-Disegni sotto la guida di rav Alberto Somekh».

Tra gli elementi che hanno fatto la differenza «la sua preparazione, l’unanime apprezzamento ottenuto nei sette anni trascorsi alla guida della Comunità di Napoli, il suo grande entusiasmo per la nuova sfida da affrontare». Qualità che, si legge, hanno convinto il Consiglio ad affidargli una cattedra «ricoperta in passato da grandi Maestri dell’ebraismo italiano». Rav Finzi, si evidenzia ancora, è il primo torinese «dopo molti decenni a divenire rabbino capo della sua città natale, dove ha trascorso l’infanzia e la giovinezza, nonché il primo laureato dopo diversi anni al Corso Superiore di studi» della Scuola Rabbinica locale, che ha formato a partire dal dopoguerra molti prestigiosi rabbini chiamati poi «a ricoprire le cattedre di tante Comunità del Paese e all’estero».
L’auspicio che si formula è di «un periodo fecondo e pieno di soddisfazioni per lui e per tutti gli ebrei torinesi». 

Tratto da Moked

(Nell’immagine: rav Ariel Finzi a sinistra durante l’esame sostenuto di recente per il titolo rabbinico maggiore)