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Fortificati nella Grazia

Nel corso del 2022, il secondo ciclo di formazione “Fortificati nella grazia” dell’Iglesia valdense del Rio de la Plata, il ramo sudamericano della Chiesa valdese, continua con “Porte e finestre aperte alla missione: le nostre pratiche”. Nel 2021 i partecipanti hanno lavorato sulla condivisione della Parola in comunità e quest’anno le porte e le finestre saranno: liturgia, diaconia e strumenti di pianificazione. 

È il quinto anno consecutivo che il programma, coordinato dalla pastora Claudia Tron, offre una proposta di formazione biblico-teologica. Pertanto, per realizzare uno dei suoi obiettivi generali, che è quello di generare l’accesso alla conoscenza biblico-teologica attraverso percorsi esperienziali-contestuali, ad aprile è stato aperto lo sportello “liturgia”, che si articola in due fasi. Nel primo si sta lavorando con il materiale preparato dal pastore emerito Delmo Rostán; nel secondo si terranno due workshop preparati dalla Rete Crearte.

In questa occasione, circa 50 persone stanno lavorando sui materiali, condividendo le loro conoscenze pregresse nel campo della liturgia, analizzando le pratiche che vengono svolte in ciascuna delle loro comunità di fede e ideando quelle che vorrebbero sviluppare in futuro.

In questo modo, si intende rafforzare le loro capacità di assumere compiti di leadership sulla base del loro impegno in pratiche e processi concreti in ambito comunitario, diaconale, istituzionale e di advocacy pubblica.

Mauricio Malletti, della comunità di Montevideo, Uruguay, ha commentato: «Stiamo iniziando la seconda fase, dopo aver superato la prima in cui abbiamo imparato molte cose sulla nostra chiesa. Questa volta stiamo imparando a conoscere la liturgia. Stiamo lavorando in gruppi in cui ognuno racconta ciò che ha imparato nel corso degli anni e le proprie esperienze. Invito tutti a partecipare perché è uno spazio di enorme arricchimento».

Da parte sua, Febe Barolín, della comunità di San Gustavo, Entre Ríos, ha dichiarato: «Si tratta di una formazione e, allo stesso tempo, un’opportunità. In questo momento in cui ci occupiamo di liturgia, è bene capire cosa la maggior parte di noi ha fatto nelle comunità in relazione a questo tema, e quindi poter contribuire con nuovi elementi, imparare ed essere incoraggiati a elaborare materiali diversi, al di fuori di quelli tradizionali. È bello anche riflettere in gruppo, è arricchente. Avere la possibilità di contattare persone di luoghi diversi, con altre realtà. Questo ci fa crescere».

Apartire da luglio, dopo la pausa invernale, il nuovo apporofondimento sarà dedicato alla diaconia.

L’intero programma, per i suoi contenuti e la sua metodologia, è una sfida costante al lavoro di gruppo, al piacere e all’apprezzamento della condivisione e della moltiplicazione delle conoscenze e delle esperienze diverse. È per questo motivo che la motivazione e l’impegno assunti, soprattutto dagli studenti, vengono evidenziati e valorizzati.