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Le differenze che uniscono

Abbiamo visto ancora in queste settimane le difficoltà attorno al destino della Brexit. Tra Bruxelles e Londra la comunicazione continua ad essere complessa. La Commissione europea continua a gestire i negoziati provocando timori da entrambe le parti; la preoccupazione di favorire il Regno Unito ai danni dell’Europa è molto sentita e la minaccia politica si sta diffondendo anche ai vertici e nei rapporti di forza. A più di quattro anni dalla prima ed eclatante votazione, la Brexit e le sue conseguenze, fanno ancora parlare di sé senza riuscire ad avere un futuro certo e rassicurante.

È proprio dentro l’uragano della Brexit che Nick Hornby (Redhill, 1957) ha deciso di mettere il suo nuovo romanzo. Una storia d’amore che sa di futuro, di liberazioni e di dubbi. Ma anche la storia di un Paese che scorre molto più veloce dei suoi abitanti. Uomini e donne che Hornby riesce sempre a narrare con freschezza, lasciandoli impressi nella mente di chi li legge e, forse, un po’ li vive.
Lucy insegna lettere, ha quarant’anni, due figli e un ex marito che le ha sconvolto l’esistenza nella maniera più imprevista possibile. Una vita travolta e delle nuove basi da ricostruire in un mondo che non le assomiglia più quanto pensava.
Joseph lavora al banco della macelleria che Lucy frequenta ogni sabato. E fa anche il babysitter, l’allenatore di calcio e il deejay a tempo perso. Ha ventun’anni in un secolo pieno di incertezze e la sua quotidianità non gli dà le risposte che cerca.

Così se Lucy, a seguito dei consigli di un’amica, prova ad aprirsi a nuovi incontri con uomini perfetti per il mondo in cui vive, anche Joseph prova a seguire le orme sbiadite dei suoi coetanei. Non potrebbero essere più diversi, non potrebbero avere storie più lontane. Eppure qualcosa li fa toccare, li unisce anche se il mondo si mette in mezzo.
Lei è bianca, benestante e alla Brexit voterà “remain” come tutti gli insegnanti, avvocati e professionisti che frequenta. Lui è nero, costantemente precario e pensa che voterà “leave” come farà sua madre per non perdere soldi nella busta paga. È una storia piena di buchi in partenza quella tra Lucy e Joseph. La differenza di età, di classe sociale, di vissuti emotivi e di esperienze che lasciano il segno. I timori di una donna adulta che frequenta un ragazzo giovanissimo, i dubbi di un afrodiscendente che non si sente all’altezza di un mondo bianco e privilegiato. E poi le idee politiche che si scontrano nel letto, fuori dalla porta di casa e al lavoro.

Sono reali e sinceri i protagonisti di “Proprio come te”. Confusi e preoccupati per un futuro che non sanno come e quanto cambierà i loro destini, fagocitati dalle conversazioni spinte e approfondite sul lavoro, sul futuro, sulle possibilità e i sogni. Gli universi di Joseph e Lucy si mischiano e confondono i contorni di una vita fatta di sfumature, di nuove conoscenze, errori, scuse e slanci d’amore. Il tutto mischiato con la certezza che ciò che verrà non sarà prevedibile, ma a testa alta e cuore aperto, tutto quanto potrà venire affrontato.

Proprio come te, Nick Hornby, Guanda, 2020, 18 euro