anti-trafficking

Con la Tratta non si tratta

L’Ufficio per gli Affari con l’Unione europea (Ue) dell’Esercito della Salvezza (Eds) ha commentato il Terzo Rapporto della Commissione europea dedicato ai progressi compiuti in materia di lotta e di contrasto al fenomeno della Tratta di esseri umani. 

Un Rapporto che ricorda quanto il contrasto al fenomeno della Tratta «sia ormai assiduo e costante, ma altresì insufficiente»,con un numero ufficiale di vittime identificate sempre troppo basso. 

«La mancanza di evidenze riscontrabili, insieme a una cultura dell’impunità – che si affianca al dramma della pandemia di Covid-19, ricordal’Eds -, sono oggi le concause di un’intensificazione delle attività criminali e dell’aumento delle vittime coinvolte nel fenomeno». 

La relazione dell’Esercito della Salvezza si è soffermata su alcuni focus: la tratta che colpisce la popolazione romanì e quella migrante; una particolare attenzione è stata poi riservata a quella di genere, per fini di sfruttamento sessuale. «Riconoscere pubblicamente il problema della Tratta è fondamentale», si legge. Il riconoscimento è un passo importante verso la giusta direzione, «come lo sono, lo sarebbero, la modernizzazione tecnologica dedicata al contrasto e l’adeguamento del quadro normativo europeo».

«Oggi è necessario che vi sia una piena attuazione della direttiva “anti-tratta” in tutti gli Stati membro Ue» perché il numero di procedimenti giudiziari, si legge, è «ancora troppo basso mentre il numero di persone vittime della Tratta è sempre più alto. Il panorama legale e normativo a livello europeo, poi, è troppo polimorfo – non unitario -, questo non aiuta. Anzi, ostacola le iniziative messe in campo per scoraggiarne la domanda. Servono nuovi sforzi da parte di tutti gli Stati». I passi fatti sino ad ora, dunque, sono importanti ma «insufficienti».

Per questo motivo, L’Eds chiede «un’azione strategica, comune, condivisa per l’eradicazione della Tratta. Un passo ulteriore, potrà esser fatto inserendo specifiche azioni nell’Agenda dedicata alla lotta alla criminalità organizzata». 

L’Ufficio per gli Affari europei dell’Esercito della Salvezza «chiede a tutti gli attori in campo di intensificare gli sforzi “anti-tratta” per fornire alle vittime la necessaria tutela preventiva e garantire la dovuta protezione fisica e legale».