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Rallegrati con tutto il cuore

Prorompi in grida di gioia, o figlia di Sion! Alza grida di esultanza, o Israele! Rallegrati ed esulta con tutto il cuore, o figlia di Gerusalemme!Il Signore ha revocato le sue condanne contro di te
Sofonia 3, 14-15a

Gesù è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo 
I Giovanni 2, 2

Non è proprio un periodo per fare salti di gioia. Quindi un testo come questo del profeta Sofonia, che comincia con “prorompi in grida di gioia”, non è il primo versetto che ci viene in mente quando ci svegliamo.

Eppure davanti a noi c’è una festa, perché i figli e le figlie di Dio sono liberati dalle oppressioni, perché le condanne emanate dai potenti di questo mondo, che pensano che il potere dia loro anche il diritto, saranno annullate. La maschera verrà strappata a chi agisce malamente. Sarà spianata una via, ci sarà di nuovo un passaggio verso la liberazione, la società sarà di nuovo abitabile.

Cioè non c’è bisogno di avere soggezione della cattiveria, di potenze che pensano di poter imporre alla terra e ai suoi abitanti i loro diritti e usanze. Chi si raduna nella casa del Signore conosce la libertà con cui si può smettere di annuire a relazioni distorte.

Chi si riunisce nella casa del Signore vive, nonostante l’apparenza del contrario, e non si tratta per niente di assistere passivamente al mondo succube delle difficoltà. Non bisogna abbassare la testa per le soluzioni di coloro che rinforzano le crisi. Ci sono vie che conducono fuori dai problemi di questo mondo, anzi ci sono vie che li attraversano. Ecco perché c’è la gioia. Non c’è bisogno di temere il male.