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A Pinerolo il gioco dei nove

Si delinea la rosa di candidati per la seconda edizione del bilancio partecipativo a Pinerolo: saranno nove i progetti che si contenderanno il finanziamento messo a disposizione dall’amministrazione. Erano 16 lo scorso anno, quando il budget era più o meno un terzo. «Dal punto di vista numerico c’è stato un calo – riflette l’assessore Martino Laurenti – ma dal punto di vista della qualità c’è stato un importante passo in avanti, soprattutto nella concezione del progetto come opera di pubblica utilità».

Scorrendo i progetti, c’è un po’ di tutto: dalla rifunzionalizzazione e ampliamento degli spazi espositivi di Palazzo Vittone alla riqualificazione dell Terrazze Acaja, un angolo tra i più suggestivi del centro storico, oggi utilizzato soltanto sporadicamente. Poi c’è lo sport: da una parte l’idea di un circuito specifico per biciclette, monopattini, skateboard e pattini a rotelle da realizzare al Parco della Pace, dall’altra il progetto di recupero del centro sportivo di via Midana, comprendente i campi da pallavolo, da basket, la pista di pattinaggio, un campo da bocce e un’area gioco bimbi. Poi, come sempre, l’attenzione agli animali, con il progetto di un’area di sgambamento per il Canile di Pinerolo. Anche parchi e giardini assicurano la loro presenza, con due candidati rispettivamente sui giardini di Viale Kennedy e su Villa Prever. Non solo centro: anche Abbadia e Costagrande partecipano alla gara. La prima concorre con un progetto di riqualificazione del cortile della ex scuola “Vincenzo Lauro”, la seconda con un intervento sulla piazza antistante la chiesa e la ristrutturazione della ex scuola elementare, da trasformare in centro di aggregazione e partecipazione sociale.

Un percorso, quello che ha portato ai nove progetti ammessi, che in questa edizione ha visto gli uffici comunali più presenti nel fornire indicazioni per la corretta presentazione dei progetti, instaurando un dialogo costante con gli aspiranti candidati. «Era importante – spiega ancora Laurenti – vista anche la maggiore cifra stanziata, fare in modo che le buone idee dei cittadini fossero correttamente formulate. Credo che il lavoro sia stato proficuo, perchè soltanto una domanda su 10 è stata respinta».

Ora, non resta che votare. Dopo una serata di presentazione dei progetti, già programmata per il 19 marzo, la votazione dovrebbe avvenire all’inizio di aprile, quest’anno esclusivamente online. «Attualmente stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli tecnici della piattaforma – spiega Laurenti – poi, dopo il referendum del 29 marzo, ci sarà una tre giorni di voto on-line, grazie al quale ci auguriamo naturalmente di migliorare la partecipazione dell’anno scorso (furono 1600 i votanti, ndr)». In uno di questi tre giorni, il Comune metterà a disposizione una postazione di voto, per dare supporto in caso di difficoltà per chi è meno avvezzo alla tecnologia.

Per quel che riguarda il futuro, lo strumento del bilancio partecipativo sembra al sicuro almeno per un po’. «Nel bilancio triennale sono confermati i 100.000 euro – spiega Laurenti – Si tratta però di uno strumento flessibile, che si può modellare anche tenendo conto della partecipazione dei cittadini e dei loro interessi».