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C’è sempre uno spiraglio

Non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante
Isaia 42, 3

Il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perduto
Luca 19, 10

È possibile comprendere il senso e il significato del versetto 3 che propone il Lezionario per oggi solo entrando nel contesto dei capitoli 40 a 55 del Deuteroisaia, il libro della consolazione di Israele. L’unità letteraria 42, 2-4 che lo comprende, è parte di una serie di 4 poemetti contenenti un messaggio di speranza per la gente di Giuda, esiliata a Babilonia (587-535). Come è noto grazie alla proclamazione dell’editto di Ciro alcuni esiliati rientrarono nella loro patria a Gerusalemme. La liberazione è annunciata attraverso un personaggio “Il Servo del Signore”, identificato nella persona di Ciro re dei persiani (45, 1), Messia di Dio per il suo popolo, che nel N.T. è visto come prefigura di Gesù (Atti 8, 30-35). I versetti 2 e 3 del capitolo 42 del libro di Isaia esprimono il modo in cui Dio intende che il servo da lui sostenuto, scelto ed amato (v. 1) porti avanti il suo compito. Il tipo di missione del servo si pone decisamente in opposizione ai metodi delle nazioni e dei loro governanti, appare come una strategia opposta al conflitto e alla forza: «Non frantumerà la canna rotta e non spegnerà il lucignolo fumante» (v. 3)egli «Non griderà, non alzerà la voce» (v. 2), ma offre la sua testimonianza con pazienza e calma, fino a che la giustizia non sia stata ristabilita sulla terra.

Il Servo di Dio non assesta il colpo di grazia alla canna già rotta, al lucignolo già moribondo; la logica del Servo di Dio, la legge che lo ispira, sono la logica e la legge di Dio, non la logica e la legge del mondo e degli esseri umani.Secondo le apparenze, anche il Servo è uno sconfitto, un fallito come lo sono la canna rotta e il lucignolo fumante.Compito del Servo è mantenere viva la speranza, a dispetto di tutto e di tutti, nel tempo della sofferenza, che è il tempo della nostra storia. Compito del Servo è mostrare che c’è sempre uno spiraglio, testimoniare che c’è sempre una possibilità aperta, anche se non è facile vederla.