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Vivere la speranza nell’Europa di oggi

Ispirato alla premessa biblica di Isaia 51: 9 “Svegliati, svegliati, rinforzati!”, Il Comitato congiunto della Conferenza delle Chiese europee (Kek) e il Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) hanno affermato la speranza di affrontare le sfide dell’Europa.

Il tema dell’incontro “Living Hope in Europe today”, “Vivere la speranza nell’Europa di oggi” ha indotto i partecipanti a discutere argomenti relativi all’aumento del populismo e allo sviluppo della cooperazione tra Kek e Ccee.

L’incontro aperto dal pastore Christian Krieger, presidente della Kek, che raggruppa 114 chiese riformate, protestanti, anglicani e ortodosse in Europa, e dal cardinale Angelo Bagnasco, Presidente della Ccee, che riunisce i vescovi delle 33 conferenze episcopali cattoliche europee, si è tenuto dal 18 al 19 novembre a Bruxelles, in Belgio.

«Si è trattato di un incontro immensamente positivo e fecondo, in cui sono emerse riflessioni e risposte sulla questione del crescente populismo da varie prospettive cristiane», ha affermato il pastore Krieger.

«Speriamo che queste risposte siano più forti in futuro e si manifestino in una dichiarazione comune su cui stiamo lavorando. Ci sentiamo profondamente ispirati dal tema del nostro incontro e continueremo a camminare insieme nella speranza e nella testimonianza del futuro comune e migliore dell’Europa», ha aggiunto.

«L’incontro tra Kek e Ccee ha rafforzato i rapporti di amicizia e stima reciproca tra cristiani di varie confessioni in Europa», ha affermato il cardinale Bagnasco. «L’analisi condivisa delle sfide del continente e delle possibili risposte pastorali continuerà e diventerà più intensa. Ciò ci consentirà di offrire all’Europa delle nazioni un contributo più incisivo».

«L’annuncio di Gesù Cristo, nostro riconciliatore e Principe della pace, supera ogni deriva verso lo scoraggiamento o la spinta verso la divisione o la chiusura. Crediamo che lo spirito dell’incontro radicato nel Vangelo e nello scambio reciproco sia in grado di scongelare ogni sospetto o paura, che ci impediscono talvolta di aprirci agli altri. Desideriamo diffondere la gioia di camminare insieme nel rispetto reciproco e per la costruzione della civiltà dell’amore di tutti e per tutti, affinché l’Europa possa davvero essere una dimora per i popoli», ha aggiunto il cardinale Bagnasco.