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Tocca fare altri cento passi…

«La scorsa notte la pizzeria di proprietà di Giovanni Impastato è stata data alle fiamme a Cinisi. Incendio doloso. Un atto di classico stampo mafioso. Conosciamo bene Giovanni, non sarà certo questo ennesimo episodio a scalfire il suo impegno, un abbraccio e tutta la nostra solidarietà a lui e alla sua famiglia», con questo post su facebook arriva anche la solidarietà a Giovanni Impastato dei Modena City Remblers, autori del famoso brano I cento passi, titolo ripreso dall’omonimo film di Marco Tullio Giordana (2000) e quarta traccia dell’album «Viva La Vida, Muera La Muerte!», pubblicato nel 2004.

«La pizzeria Impastato a Cinisi (Palermo) – ricorda oggi Il fatto Quotidiano – è stata danneggiata da un incendio doloso. Il locale gestito da Giovanni Impastato, fratello di Peppino, l’attivista antimafia ucciso da Cosa Nostra il 9 maggio del 1978, ha preso fuoco nella notte di martedì. Secondo una prima ricostruzione, le fiamme sarebbero divampate dalla cucina e dalla cassa della pizzeria e hanno danneggiato parte del tetto e dell’impianto elettrico. E se non fosse stato per un passante, che ha allertato i soccorsi “le conseguenze sarebbero state devastanti – racconta Giovanni Impastato -. Per fortuna, l’intervento dei vigili del fuoco è stato tempestivo e il rogo non si è propagato fino alle bombole della birra. Poteva esserci anche un’esplosione”. Non è il primo caso: nel 2011 un altro incendio doloso aveva distrutto la pizzeria».

Sulla web molti gli attestati di solidarietà, tra questi, quello di Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi): «Dalla parte di Giovanni Impastato, minacciato perché non si è mai piegato alle mafie e ha onorato la memoria del fratello» e ancora, «La scorsa notte hanno tentato di bruciare la pizzeria della famiglia di Peppino Impastato. Quanta paura fa ancora Peppino? Un abbraccio forte a Luisa e Giovanni: siamo con voi» ha twittato il presidente dell’Associazione Articolo21, Paolo Borrometi.

Anche Leoluca Orlando, sindaco di Palermo ha cinguettato: «Impastato, tutti noi lo invitiamo a non demordere, impedendo così che possa prevalere la legge ferina dei parassiti e dei prepotenti. Auspichiamo che si possano individuare e sanzionare gli autori di questo ignobile gesto».

Anche la redazione di Riforma invia il suo abbraccio solidale alla famiglia di Giovanni Impastato.