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Carmen Trobia e il pastorato femminile

È scomparsa giovedì scorso 20 giugno a Roma, all’età di 89 anni Carmen Trobia Ceteroni, pastora valdese. Originaria di Vittoria (Ragusa) come il fratello Enrico, pastore anch’egli, aveva servito fra il 1959 e il 1963 le chiese di Orsara di Puglia e di Cerignola come “assistente di chiesa”: così si diceva allora per indicare le donne che avevano compiuto gli studi teologici, alle quali non veniva ancora riconosciuto l’accesso al pastorato. Il Sinodo del 1967, dopo anni di discussioni e di amarezze, potè procedere per la prima volta alla consacrazione di due pastore insieme a quella di cinque pastori (uno di loro era il marito di Carmen, Silvio Ceteroni): Carmen Trobia, appunto, e Gianna Sciclone, come ha voluto ricordare il Sinodo 2017, in occasione del cinquantenario di quell’evento storico.

Successivamente alla consacrazione, a partire dal 1968, Carmen Trobia sarà impegnata in Germania, a Darmstadt, nel “Servizio evangelico per gli italiani in Germania”. Ancora alcuni anni dopo (1977) entrerà a far parte dei ruoli della Chiesa dello Hessen-Nassau, dove resta fino al 1986, anno del rientro in Italia e nei ruoli della Tavola valdese: sarà infatti pastora della chiesa metodista di Carrara fino all’emeritazione nel 1996.