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3000 matite colorate per le Ali Policrome

Ignazio Bettua, svizzero con origini chiaramente italiane, è un artista che presta particolare attenzione al riuso degli oggetti quotidiani, all’arte povera. Nel mese di aprile 2019 ha inaugurato la sua opera Ali Policrome nella cattedrale di Nostra Signora, la chiesa protestante maggiore di Losanna: due ali giganti accostate, che richiamano anche l’angelo del Portale Dipinto, recentemente riscoperto grazie ad importanti interventi di manodopera e restauro.

«Per le mie Ali Policrome mi sono ispirato all’evangelo di Luca – racconta Ignazio Bettua – in modo particolare all’annunciazione. Da molti anni poi sono affascinato dai dipindi di angeli di Beato Angelico e, più recentemente, di Pietro Cavallini, pittore e mosaicista italiano della fine del 1200, che ho scoperto nella chiesa di Santa Cecilia nel quartiere di Trastevere a Roma. Mi sono ispirato ai colori dei suoi famosi angeli perchè sono straordinari: rosa. Azzurri, gialli, verdi. Da sempre mi piace l’idea che gli angeli ci possano circondare e accompagnare durante i momenti di culto e che possiamo appellarci a loro quando preghiamo. Le chiese sono luoghi molto interessanti, ci invitano a riflettere».

Ignazio Bettua è cattolico, e non è nuovo alle collaborazioni con le chiese: ha già installato l’opera “Uccellini” sul tetto della chiesa di San Francesco, sempre a Losanna. Una serie di 150 uccellini di ceramica, di diverso colore. Il pastore attuale della cattedrale di Losanna, André Joly, si è interessato al progetto delle ali e ha proposto a Bettua di esporle nella chiesa per qualche mese. «L’angelo può simboleggiare un messaggio, una parola – ha dichiarato Joly ai microfoni di Rèformès.ch – Una parola che non vuol essere solo decorativa, ma cerca di impegnare tutti noi, uomini e donne, in un progetto di vita».

L’artista ha impiegato tre giorni e tre notti per assemblare l’opera, accostando le varie sfumature delle matite colorate Caran d’Ache. «Più di 3000 matite colorate compongono l’opera – spiega Bettua – ho potuto selezionare una palette di 12 colori, tra le 120 tonalità che la ditta Caran d’Ache propone. Mi sono ispirato alle sfumature degli angeli di Pietro Cavallini, passando dal blu al rosso. Le mie ali presentano diverse tonalità di blu, dal più scuro all’azzurro più chiaro e arrivano al rosso, anche in questo caso di diversa intensità, passando per l’argento centrale».

Le Ali rimarranno a Losanna fino al 17 novembre, dopodichè saranno posizionate nella chiesa di Saint-Luc nella valle d’Anniviers, nel Vallese.