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Anche la chiesa valdese di Brescia ha le sue “porte dorate”

Anche a Brescia è arrivata l’istallazione itinerante «Eldorato» dell’artista Giovanni De Gara, dove oltre due chiese cattoliche ha coinvolto – su richiesta di De Gara – la chiesa valdese in via dei Mille. Si allunga, dunque, l’elenco delle chiese evangeliche che stanno aderendo al progetto artistico ideato e prodotto dall’artista , che utilizza le coperte isotermiche come rivestimento, normalmente usate per il primo soccorso in caso di incidenti e calamità naturali ed entrate nell’immaginario collettivo come “veste dei migranti”. 

«Il progetto», come si legge nel sito dell’artista (www.giovannidegara.org), «ha l’obiettivo di promuovere una riflessione profonda sul tema dell’accoglienza verso ogni individuo, senza distinzione di razza, genere e credo e di dare un segno di calore e salvezza a partire dalla contemplazione di un oro che splende non per carati, ma per la bellezza e la semplicità del suo messaggio».

Il progetto a Brescia è curato dall’associazione Culturale «C.A.R.M.E.» (Centro Arti Multiculturali Etnosociali) ed è inserito nella festa per l’Europa organizzata nel Carmine, quartiere più interculturale di Brescia. «Il progetto – come racconta la pastora valdese Anne Zell – doveva al principio interessare anche il Duomo cittadino e le porte dell’Anagrafe. Invece, all’ultimo momento è stata disdetta la disponibilità: forse si sarebbe dato un messaggio “troppo politico”. Come chiesa valdese, caratterizzata da una forte presenza di immigrati, invece, abbiamo subito accolto l’invito di De Gara, condividendo il messaggio semplice e bello dell’opera. L’artista  è stato presente durante l’assemblea di chiesa che si è svolta ieri, 5 maggio, per spiegare alla comunità il messaggio della sua istallazione. Le porte rimarranno “dorate” fino al 20 maggio. In questo periodo la chiesa aprirà le sue porte non solo per i culti, ma anche per incontrare diverse scolaresche che verranno a visitare la chiesa durante le camminate interreligiose in città».