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Una fiaccolata per padre Paolo Dall’Oglio

«L’associazione Giornalisti amici di padre Dall’Oglio sentiti i familiari del gesuita romano hanno deciso di promuovere una fiaccolata per padre Paolo (rapito a Raqqa in Siria il 29 luglio 2013) e per gli ostaggi che sarebbero con lui e tutte le migliaia di siriani e anche stranieri sequestrati o arbitrariamente detenuti da anni in Siria. Accenderemo per loro una luce, simbolo proprio dei credenti come dei non credenti per dire: che noi non li dimentichiamo», così recita l’appello dedicato al gesuita italiano firmato a livello interreligioso e ecumenico da diverse realtà di fede, musulmani, cristiani, ma anche da associazioni laiche e giornalistiche, riviste e giornali.

Cosa è accaduto in questi giorni? Si è riaccesa una flebile speranza: «che in un angolo oscuro, a noi sconosciuto, del deserto siriano, nei pressi di Deir ez Zoor? Secondo il quotidiano The Times di Londra una colonna di miliziani dell’Isis assediata dai curdi del Ypg, sostenuti dagli americani, avrebbe chiesto un salvacondotto in cambio del rilascio di tre ostaggi internazionali tra i quali il gesuita italiano, padre Paolo Dall’Oglio», così ha ricordato il giornalista e amico di padre Paolo, Riccardo Cristiano su Riforma.it lo scorso venerdì. Insieme a padre Paolo ci sarebbero anche un giornalista britannico e un’infermiera australiana. Plausibile? «Sì, plausibile – prosegue Cristiano –. Molte battaglie di questa orrenda guerra siriana, quella di Arsal e quella di Raqqa ad esempio, si sono concluse così, con la cessazione delle ostilità in cambio di un salvacondotto per i terroristi che sono tornati nelle loro zone con autobus convenuti e garantiti. La novità in questo caso è questa: come mai non si offre la semplice cessazione delle ostilità ma il rilascio di tre ostaggi così importanti? E’ noto che da tempo è presente in quella zona una squadra speciale americana, incaricata di catturare il sedicente califfo al-Baghdadi. Se fosse questo l’ospite eccellente della colonna sotto assedio l’offerta dello scambio con i tre ostaggi si spiegherebbe bene, come anche le smentita curda di una simile offerta da parte dell’Isis».

La fiaccolata si terrà mercoledì 13 alle 18, capofila in Italia Roma in Piazza dell’Esquilino, davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore, «luogo scelto in segno di affetto e riconoscenza per la profonda fede del nostro amico Paolo, gesuita e monaco, fondatore dell’ordine di Mar Musa. Lo facciamo – si legge nel comunicato – ora che voci plausibili ma non confermate parlano di una sua ipotetica esistenza in vita; speriamo che quella luce ci aiuti a uscire dal buio in cui brancoliamo dal 29 luglio del 2013. Non si tratta di chiedere qualcosa, ma di garantire a Paolo e a tutti gli altri due ore di affetto, solidarietà e vicinanza. Le nostre luci resteranno accese davanti a Santa Maria Maggiore fino alle 20».

Per adesioni inviare una mail a: redazione@articolo21.info

Hanno già aderito:

Articolo21

Associazione Amici di Roberto Morrione

Comunità di Sant’Egidio

Confronti

Coreis (Comunità Religiosa Islamica)

Federazione delle chiese Evangeliche in Italia – Fcei

Federazione Nazionale della Stampa Italiana – Fnsi

Focsiv (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontariato)

Liceo Massimo

Riforma (settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi)

Rivista San Francesco

Siria libera e democratica

Unione delle Comunità Islamiche Italiane – Ucoii