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I luterani mondiali: «basta stragi e violenze in Nigeria»

In occasione dell’incontro tenutosi questa settimana a Ginevra il Consiglio della Federazione luterana mondiale (Flm) (con tre nuove chiese accolte al suo interno) ha lanciato un appello affinché si possa arrivare a una soluzione di pace nella Nigeria Nord-Orientale e Centrale. Ha inoltre invitato a pregare per le chiese e il popolo nigeriano, duramente colpito dalla violenza repressiva che i mandriani Fulani perpetrano contro gli agricoltori causando morte e sofferenza. Il Consiglio con una mozione ha invitato «Il governo nigeriano, a fermare altre stragi di civili e ad avviare un processo di pace». Pur riconoscendo che vi sono stati disaccordi tra gli allevatori di bestiame e gli agricoltori, e che le violenze purtroppo si registrano tra le due le parti in causa, il Consiglio ha evidenziato che «i recenti attacchi dei pastori Fulani, sembrano essere diversi per dimensione, portata e intensità dal momento che i mandriani sono “pesantemente” armati, come riferito da testimoni oculari». Un recente attacco di pastori Fulani a una congregazione della Chiesa luterana di Cristo in Nigeria (Lccn), nello stato di Adamawa, è costato la vita a oltre 18 persone e in maggioranza queste erano donne e bambini.

Il Consiglio ha espresso profonda preoccupazione e teme «che la serie di violenze stia andando oltre i disaccordi iniziali tra le parti e che dietro vi siano motivazioni politiche, etniche e religiose», condannando questa escalation di atrocità che colpiscono donne e bambini nelle loro case e nei luoghi di culto ha «invitato il governo nigeriano a indagare sui recenti attacchi e a trovare i responsabili». Il Consiglio, inoltre, chiede una Campagna di disarmo «imparziale», per «porre fine alla proliferazione di violenze e uccisioni e di avviare un processo di pace guidato da leader religiosi e di anziani di chiesa per porre nuove basi di dialogo fraterno e redimere le cause territoriali, che sembrano essere alla base del conflitto».

La Federazione Luterana mondiale, sempre a Ginevra e su votazione del Consiglio, ha accolto «con gioia», tre nuove chiese membro, la Christ Lutheran Church (India), la United Evangelical Church di Cuba e la Augustinian Church del Guatemala. Tre nuovi ingressi che portano a 148 il numero delle chiese membro in 99 nazioni. «Vi diamo il benvenuto in questo percorso di reciprocità e di solidarietà che porta avanti la Federazione luterana mondiale», ha affermato il Segretario Generale della Flm, Martin Junge.

La Christ Lutheran Church dell’India è composta da cinquantaquattro congregazioni e centri in sei stati. Le congregazioni sono servite da diciotto pastori ordinati e diciotto diaconi.

La Chiesa evangelica unita di Cuba – Ha 1500 membri, undici congregazioni in sette province, sette pastori ordinati, un vescovo; un vescovo ausiliare, sei diaconi ordinati e quindici predicatori.

La Chiesa luterana agostiniana del Guatemala è composta da tremila membri in diciessette congregazioni, situate a El Quiché, Cobán, Alta Verapáz, Petén e Città del Guatemala. La chiesa conta otto pastori ordinati, due catechisti, un evangelista, un predicatore, un ministro per l’Eucaristia, oltre a sedici operatori della salute e vari volontari.

Le Chiese che fanno domanda di adesione alla Flm ne devono accettare la base dottrinale; devono essere organismi autonomi e legalmente riconosciuti nel loro rispettivo paese, e costituiti da più di una congregazione locale.

Foto: lutheranworld.com