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Mediterraneo, Europa, stereotipi religiosi

È una prospettiva inconsueta quella scelta dalla Società di studi valdesi per il suo 58° convegno, in programma per settembre (da giovedì 6 a domenica 9, come di consueto alla Casa valdese di Torre Pellice). «L’Italia tra Europa protestante e Mediterraneo islamico nel XVII e XVIII secolo», questo il tema, da un lato dà profondità storica a un tema di fortissima attualità e al tempo stesso avvicina l’analisi storiografica alla drammatica realtà di oggi.

Il convegno, che si concentra come da tradizione sulla dimensione religiosa, si propone di «analizzare il confronto e lo scontro tra opposte confessioni, prendendo a riferimento cristianesimo, ebraismo e islamismo, per discutere da una parte i paradigmi della diversità e della separazione tra grandi religioni in età moderna, gli stereotipi, la loro natura politica e culturale, i loro artefici e divulgatori. Dall’altra mira a individuare i tempi, i modi e i protagonisti della critica agli stereotipi, intesa come strumento di una relazione non conflittuale: al centro dell’attenzione si colloca in tal senso il superamento delle barriere della fede, analizzato attraverso immagini, miti e vite concrete che si muovono tra confessioni diverse, mettendo in crisi identità religiose, politiche e culturali».

In questa prospettiva, conclude il testo di presentazione del convegno, «l’Italia fornisce un punto di vista privilegiato per la sua collocazione geografica e per la sua vicenda storica, che la pongono in raccordo tra il centro-nord del continente, a maggioranza protestante e riformata, e il Mediterraneo musulmano, così da registrare mutamenti e continuità nei processi di scambio interreligioso».

Il programma sarà come di consueto assai ricco; quest’anno, in particolare, si aprirà il giovedì alle 15 con un breve seminario introduttivo di giovani studiosi, aperto a tutti, sul tema «La storia religiosa in età moderna: fonti, metodi e problemi. Ricerche in corso». Le due giornate di venerdì e sabato, con inizio rispettivamente alle 9,15 e 9,30 prevedono le seguenti relazioni: Italia e Islam: sguardi tra culture (Marina Formica), L’Italia e Lutero: condanna, rimozione, riscoperta (Franco Motta), Il mito del “padre ottomano”: le avventure di un giovane turco convertito al cristianesimo (Géraud Poumarède), Cristiani e musulmani nella Repubblica di Venezia nel XVII secolo (Giuseppina Minchella), Traduzione e conoscenza (Gian Luca D’Errico), L’Islam e il Corano (Ludovico Marracci), Il problema morisco nell’Italia del Seicento (Bruno Pomara Saverino), Schiavitù del corpo e schiavitù dell’anima. Il riscatto dei captivi e l’apostasia nel Mediterraneo moderno (Michele Bosco), Un arabista gesuita di fine Settecento: Juan Andrés (Niccolò Guasti), Nella crisi delle culture confessionali: gli occhiali di Gregorio Leti (Daniela Solfaroli Camillocci), La riscoperta illuminista della Parabola dei tre anelli: Nathan il Saggio di G. E. Lessing (Roberto Celada Ballanti), Luterani in viaggio nel Mezzogiorno del Settecento: un incontro oltre gli stereotipi (Sebastiano Martelli), «Siccome tutti i Cristiani aver non possono che una sola Religione, ed una sola Fede». Traduzioni e circolazione degli stereotipi confessionali (Alessia Castagnino), Peripezie marocchine di un illuminista ebreo a fine ’700: il mantovano Shemuel Romanelli (Erica Baricci), Conflitti religiosi in Sicilia nel XVIII secolo: ebrei e cristiani nella riflessione di Giovanni Di Giovanni (Nicola Cusumano).

Concluderanno il convegno, domenica mattina, con un’apertura sul mondo francese, la relazione di Yves Krumenacker, Les conférences théologiques entre catholiques et protestants en Dauphiné au XVIIe siècle e, dopo le conclusioni, la visita al nuovo allestimento del Museo valdese. Al termine della giornata di sabato, sarà inoltre presentata la sezione monografica dedicata a Giovanni Miccoli nel n. 3/2018 della rivista della Società di studi valdesi «Riforma e movimenti religiosi». Intervengono Isabella Gagliardi, Ottavia Niccoli e Daniele Menozzi.

Segnaliamo infine che la Società mette a disposizione 10 borse formazione (che coprono vitto e alloggio per la durata del convegno, mentre i costi del viaggio sono a carico dei partecipanti) per altrettanti laureati di età inferiore ai quarant’anni, i cui interessi di studio siano attinenti al tema del convegno. Le domande con le motivazioni scientifiche, corredate dai recapiti e dal curriculum degli studi, devono pervenire entro il 15 luglio all’indirizzo: dino.carpanetto@unito.it. Gli organizzatori, presa visione delle domande, potranno proporre ai partecipanti, durante il seminario di giovedì, di predisporre tra loro gruppi di discussione, nel caso in cui vi siano temi omogenei. Verrà rilasciato su richiesta un attestato di partecipazione.

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