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Messaggi di cordoglio per la strage di Manchester

La Conferenza delle chiese europee (Kek) e il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), past. Olav Fykse Tveit, hanno fortemente condannato l’esplosione avvenuta lunedì sera a Manchester, Regno Unito, che ha ucciso 22 persone e ne ha ferito una sessantina. L’attacco si è consumato al Manchester Arena, mentre migliaia di bambini e giovani, insieme ai loro genitori e molti altri, stavano andando via dal concerto della giovane pop star americana, Ariana Grande.

«Il Consiglio ecumenico delle Chiese e la Conferenza delle chiese europee – si legge nel comunicato ufficiale – condannano questo atto crudele che irrimediabilmente ha toccato la vita di tanti». I due organismi internazionali affermano che qualunque siano le ragioni di queste azioni, non c’è giustificazione per una tale violenza, e che il mondo dovrebbe unanimamente condannare quest’atto criminale di orrore.

Il segretario generale della Kek, Heikki Huttunen, insieme a Tveit, hanno dichiarato: «Onoriamo un Dio che è vivente, che sostiene e redime. Tali orrori come quelli accaduti ieri sera ci incoraggiano ad affermare ancora più fortemente questa verità».

Ian Sweeney, presidente della chiesa cristiana avventista nel Regno Unito e in Irlanda, rivolgendo il pensiero alle famiglie delle vittime e ai feriti dell’attacco terroristico, ha affermato: «Come comunità di fede è nostra convinzione che ogni persona abbia un valore incalcolabile e quindi esprimiamo cordoglio per quanti hanno tragicamente perso la vita e più di questo ci impegniamo a fare tutto ciò che possiamo per sostenere e incoraggiare coloro che sono stati così profondamente colpiti».

Sostegno pratico è subito arrivato da due chiese avventiste vicine al luogo dell’esplosione. Le chiese hanno aperto le porte a chi cerca solitudine e un luogo tranquillo dove pregare. Inoltre offrono qualcosa da mangiare e da bere, e un servizio di supporto psicologico e counseling.

Anche diverse chiese battiste in Gran Bretagna hanno aperto le loro porte per offrire un luogo di preghiera a quanti sono ancora sotto shock per l’atto violento compiuto contro persone innocenti.

«Sono sconvolta quando ho appreso stamattina la notizia», ha scritto sulla sua pagina Facebook, Lynn Green, segretaria generale dell’Unione battista inglese. «Preghiamo che tutti gli uomini e le donne di pace resistano alle tenebre…».

Tony Peck, segretario generale della Federazione battista europea (Ebf), scrivendo alle chiese membro, ha detto: «Pregate per i cittadini di Manchester, in Inghilterra, dopo l’atrocità terroristica di ieri sera all’Arena di Manchester che ha ucciso 22 persone, molti dei quali ragazzini. Alcune delle nostre chiese nella regione apriranno questa sera i propri locali per la preghiera. Signore, abbi pietà».

Il pastore Roger Walton, presidente della Conferenza metodista, e Rachel Lampard, vicepresidente della Conferenza metodista, hanno dichiarato: «Siamo sconvolti dal terribile attacco al Manchester Arena. Preghiamo per le famiglie di coloro che sono stati uccisi o feriti, e per quelli – molti dei quali giovani – che sono stati spaventati da ciò che hanno vissuto. Ringraziamo coloro che lavorano nei servizi di emergenza e le numerose persone che hanno dimostrato compassione nel rispondere a coloro che sono stati colpiti nella tragedia. Chiediamo ai metodisti di ricordare nelle loro preghiere la gente di Manchester e dintorni, mentre ricordiamo le parole del Salmo 34: “Allontanati dal male e fa’ il bene, cerca la pace e adoperati per essa”».

Infine Tim Annan, presidente dei Giovani della Chiesa metodista: «È difficile guardare le immagini e ascoltare le storie che vengono oggi da Manchester e non sentire rabbia per questo atto orribile di violenza contro le persone, che stavano andando a godersi la vita. (…) Di fronte alla rabbia, alla confusione e al dolore, la risposta del popolo di Manchester sono state l’amore e la compassione. Dai servizi di emergenza che hanno risposto rapidamente ed efficacemente, alle tante persone che hanno aperto le loro case a chi aveva bisogno di un posto dove stare, ai conducenti di taxi che hanno trasportato persone coivolte gratuitamente in un luogo dove riposare. Anche nel momento più oscuro, l’umanità, la compassione e la speranza hanno brillato.

Cose belle e terribili accadranno, ma non cediamo alla rabbia o alla paura. Sappiate che siete circondati dall’amore di Dio».

Immagine: di pixinstock, via istockphoto.com