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Usa. Gli evangelici non accettano la leadership femminile

Gli evangelici americani sarebbero restii, ancor più dei cattolici romani, ad accettare che sul pulpito vi sia una donna. Ad affermarlo è un recente studio condotto dal Barna Group, compagnia di ricerca in Ventura (California), fondata nel 1984, che monitora con attenzione il ruolo che la fede gioca negli Stati Uniti. Lavorando con imprese, organizzazioni no-profit, chiese americane di diverse denominazioni protestanti, con parrocchie cattoliche, e con noti leader religiosi, Barna ha sviluppato uno tra i più completi database di quelli che sono gli indicatori spirituali della nazione. Tra i suoi clienti vi sono: l’Esercito della Salvezza, World Vision, Compassion, l’American Bible Society, e Habitat for Humanity. Le sue ricerche sono spesso citate dai principali media (CNN, Usa Today, The Wall Street Journal, Fox News, Chicago Tribune, Huffington Post, il New York Times).

Secondo lo studio, sebbene un gran numero di americani accetti la presenza di una leadership femminile nel lavoro e nella politica, quegli stessi non sono a proprio agio quando a condurre una chiesa è una donna.

Se tra gli intervistati è naturalmente la componente femminile a vedere con favore che sul pulpito ci sia una donna (84% vs 75%), tra gli evangelici solo il 39% afferma di aver accolto positivamente il ministero femminile.

In generale tra i cristiani praticanti, il 62% ha dichiarato di aver accettato la leadership femminile. Percentuale che sorprendentemente sale all’80% tra i cattolici, che hanno un sacerdozio tutto al maschile, mentre i protestanti si fermano al 74%.

Una precedente ricerca condotta da Barna ha evidenziato che la percentuale di donne pastore protestanti è triplicata in 25 anni, assestandosi al 9%. Se in generale sono soddisfatte del loro ministero, le pastore – più del doppio dei colleghi uomini – affermano di non essere preparate alle aspettative di perfezione riposte su di loro (18% contro l’8%).

Come ha evidenziato la caporedattrice del Barna Group, Roxanne Stone, la presenza delle donne in ruoli di leadership è una questione controversa per molti evangelici. Questo dipende soprattutto dal fatto che gli evangelici enfatizzino molto la maternità e la cura della famiglia come vocazioni primarie di una donna, basandosi su una lettura patriarcale delle Scritture che insiste sul fatto che sono gli uomini ad occupare posizioni di leadership all’interno della famiglia, della chiesa e, per estensione, nella società.

Ma la cultura in generale, e anche gran parte delle chiese cristiane, si sono allontanate da questa posizione e sono ormai pronte a vedere una donna non solo predicare dal pulpito ma anche guidare e gestire una comunità. I tempi sono cambiati ma la maggior parte degli evangelici americani non sembra essersene accorta.

Immagine: By Elvert Barnes from Baltimore, Maryland, USA – IMG_1857, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=55794593