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Corridoi umanitari: c’è l’ok di Montecitorio

La Camera dei deputati lo scorso 8 novembre ha votato una mozione (1-01425), prima firmataria Milena Santerini (Democrazia solidale-Centro democratico), che impegna il governo a «incrementare e sostenere anche a livello europeo e internazionale, tenuto conto dei positivi risultati già ottenuti, l’esperienza dei corridoi umanitari come forma di viaggio sicuro verso l’Italia e l’Europa, nonché di accoglienza diffusa, per le categorie più vulnerabili tra i profughi siriani provenienti dai campi e dai paesi limitrofi alle aree di guerra». Il voto della Camera a favore del modello dei “corridoi umanitari”, così come portato avanti da Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Tavola valdese e Comunità di Sant’Egidio – sulla base di un protocollo firmato il 15 dicembre 2015 con i Ministeri dell’Interno e degli Esteri – è senz’altro un segnale di forte incoraggiamento per i promotori che hanno già portato in aereo 400 profughi dal Libano. In sede internazionale, la diplomazia italiana, e in particolare il ministro Paolo Gentiloni e il sottosegretario agli Esteri Mario Giro, negli scorsi mesi non hanno mancato di presentare il progetto in numerose occasioni come alternativa ai barconi della morte.