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Napoli. No ad una sala giochi vicino alle scuole

Oggi dalle 16 alle 20 si terrà a Piazza Dante un presidio che chiede la chiusura di una sala slot nel rispetto della normativa sulla ludopatia, che il Comune di Napoli si è dato lo scorso dicembre. Il regolamento vieta l’apertura di sale gioco nei pressi di luoghi sensibili (scuole, chiese, poste, banche) e norma gli orari di apertura al pubblico. Eppure, proprio in quella grande piazza è stata aperta una grande sala slot che si trova a pochi metri dalla Chiesa di San Domenico Soriano, e a meno di 500 metri dal Convitto Vittorio Emanuele II.

Fin dalla sua apertura i presidi delle scuole della zona (i licei Genovesi e Vittorio Emanuele) hanno protestato contro quella sala denunciando il grave rischio di dipendenza a cui sono esposti i loro studenti. «Si tratta di un polo di attrazione pericolosissimo per i nostri ragazzi, è troppo vicino alla scuola: è il top del degrado», ha affermato la prof.ssa Emila Mallardo, rettore dirigente scolastico del Convitto Vittorio Emanuele.

La sala slot è stata chiusa ad ottobre dopo un’ispezione della polizia locale, ma dopo qualche giorno è stata riaperta.

«A Napoli – si legge nell’appello, che vede tra le organizzazioni firmatarie un ampio cartello di organizzazioni della società napoletana – si sta consumando una vera e propria battaglia per combattere la lobby del gioco d’azzardo che è ricorsa al Tribunale Amministrativo per ottenere l’annullamento del Regolamento sull’apertura delle sale da gioco adottato dal Comune. Occorre una mobilitazione per dare forza alle giuste istanze di solidarietà delle tante famiglie rovinate dal gioco d’azzardo. Requisiti che non sono posseduti dalla sala che ha aperto a Piazza Dante».

Al presidio, organizzato dalle Acli Napoli, aderiscono le scuole Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, il liceo Antonio Genovesi, Liceo Vittorio Emanuele II, e diverse associazioni tra cui Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli, Famiglie in Gioco del gruppo Logos, Federconsumatori Campania, Libera, Rete Rione Sanità. Aderiscono individualmente: padre Alex Zanotelli, padre Arcadio Sicher, il pastore valdese Leonardo Magrì, la pastora valdese Thesie Mueller, e la diacona metodista Alessandra Trotta.

«L’adesione a questa iniziativa da parte mia e delle colleghe – riferisce al telefono il pastore Leonardo Magrì – nasce dal fatto di riconoscere che il gioco d’azzardo è una vera e propria piaga a Napoli. Nei locali della chiesa valdese in via dei Cimbri da molti anni ormai ospitiamo gli incontri del Gruppo di giocatori anonimi e ciò che si evince è che il numero di persone dipendenti dal gioco è sempre più in aumento. Ci sono delle norme che prevedono che le sale gioco non vengano aperte in prossimità di luoghi sensibili, come le scuole, eppure ve ne è una proprio a Piazza Dante dove c’è un importante presidio scolastico. Aderiamo a questa manifestazione, dunque, perché come chiese non possiamo rimanere in silenzio soprattutto quando tocchiamo con mano quanto il fenomeno sia esteso e drammatico. Il gioco d’azzardo coinvolge non solo il giocatore ma tutta la famiglia che paga enormi sofferenze legate a questa dipendenza. Noi siamo chiamati a prendere posizione e a sostenere quanti e quante provano a contrastare la ludopatia».

Immagine: via flickr.com