ugup_15_settembre_2016

Scendere a patti

Farò con il mio popolo un patto eterno, che non mi allontanerò più da loro per cessare di far loro del bene
Geremia 32, 40

Giustificati dalla sua grazia, diventiamo, in speranza, eredi della vita eterna
Tito 3, 7

Alla fine degli anni Ottanta la scrittrice Bianca Pitzorno scrisse Parlare a vanvera, una raccolta di storielle per ragazzi dove in modo ironico e fantasioso spiegava l’origine di alcuni proverbi e modi di dire. Per spiegare l’espressione «scendere a patti», la Pitzorno racconta di due gemelli di otto anni, figli di una principessa e molto litigiosi tra loro. Ogni viaggio in treno in compagnia della loro balia diventava ben presto un’azzuffata di parole e pugni per motivi del tutto banali. La balia allora, complice il capotreno, faceva fermare il treno presso la stazione di Patti, e lì, con distrazioni, parole e tentativi di riconciliazione, i gemelli si tranquillizzavano e facevano la pace. Così nacque, ovviamente secondo la storiella, il detto «scendere a patti». Al di là della storiella, patto, alleanza e riconciliazione sono tra le parole chiave della nostra teologia e della nostra spiritualità. Dio sceglie di scendere a patti con l’uomo, non proponendo un accordo, dal momento che nella nostra fragilità non ne saremo capaci, ma proponendo un patto di salvezza, di alleanza, di riconciliazione. Riprendendo il racconto della Pitzorno, la storia della salvezza potrebbe essere paragonata ad un viaggio in treno con diverse fermate: il patto con Abramo e la sua discendenza, l’alleanza con Mosè sancita nella legge, la riconciliazione costantemente richiamata dai profeti – tra cui Geremia, da cui il primo versetto di oggi – e poi la fermata ad una stazione particolare, quella della grazia e della giustificazione rivelate in modo particolare nella vicenda di Gesù, nella sua buona notizia, nella sua morte e risurrezione. Tito, oggi, aggiungendo la speranza, l’eredità e la vita eterna, ci fa intuire che il viaggio non è finito qui. Continua nella testimonianza della chiesa, della nostra vita, affinché ogni uomo e ogni donna possa, in ogni tempo, riscoprire la bellezza e la forza del Dio che fa con noi un patto di salvezza e di amore. Come sempre, gratis.