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L’interesse della Chiesa evangelica in Germania (Ekd) per i “corridoi umanitari”

Si è svolto a Berlino, nella sede della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), un incontro sui “corridoi umanitari” attivati dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia, dalla Tavola valdese e dalla Comunità di Sant’Egidio a favore di profughi provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente. A presentare il progetto ai responsabili degli affari giuridici e dell’azione per i migranti e richiedenti asilo dell’Ekd è intervenuto Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope, il programma sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei). Tra i presenti anche rappresentanti dell’ufficio per i migranti della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) e di alcune chiese regionali che già sostengono attivamente il programma Mediterranean Hope.

«La situazione dei profughi e più in generale dell’immigrazione in Italia e in Germania ha importanti analogie – ha affermato Naso a conclusione dell’incontro – ma anche differenze: è ovvio che per ragioni anche geografiche la Germania e le chiese tedesche siano più attive sul piano della seconda accoglienza e dell’integrazione mentre noi italiani siamo più coinvolti nella primissima accoglienza e in strategie tese a garantire vie sicure ai profughi che altrimenti finiscono nelle mani degli scafisti». «Nonostante queste diverse sensibilità – prosegue Naso – è chiaro l’impegno dell’Ekd a studiare il modello italiano dei ‘corridoi umanitari’ e a cercare strategie operative per sostenerlo attivamente».

Impegno confermato dal presidente dell’Ekd, il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, che in un incontro a latere dell’annuale ricevimento dell’Ekd con il mondo della politica, della società e della cultura, ha ribadito il suo personale interesse per questo esperimento che «merita di essere studiato con attenzione».

«Il fatto notevole – prosegue Naso – è che il presidente dell’Ekd ha espresso questo interesse di fronte al ministro degli affari esteri del governo federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier. E mi ha stupito che il ministro fosse a conoscenza di quello che le chiese evangeliche italiane e Sant’Egidio stanno realizzando».

Il 28 giugno, i promotori dei “corridoi umanitari” saranno a Bruxelles per un incontro con alcuni parlamentari europei: «Un passaggio importante – conclude Naso che interverrà anche in questa occasione – con il quale intendiamo ribadire che la nostra iniziativa ha un cuore umanitario ma una logica politica. Stiamo dimostrando che esistono soluzioni efficaci e sostenibili per agire a sostegno di profughi disperati, pronti a rischiare la vita pur di fuggire da situazioni impossibili di mera sopravvivenza in campi improvvisati, insicuri e disumani».

Il 23 giugno il progetto dei ‘corridoi umanitari’ è stato insignito presso il MAXXI di Roma del Premio “Colomba d’oro per la pace”, assegnato ogni anno dall’Archivio Disarmo giunto alla sua XXXII edizione.