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La pena di morte nel mondo

Nonostante il crescente rifiuto della pena capitale da parte dei governi nel mondo, almeno 1634 persone sono state giustiziate nell’ultimo anno, il numero più alto rispetto agli ultimi 25 anni. Lo ha affermato Amnesty International nel suo rapporto annuale sulla pena di morte nel mondo.

Dove si condanna di più
Rispetto al 2014 – con 1061 esecuzioni – vi è stato un aumento di più del 50%, spiega l’organizzazione con sede a Londra che ha fatto dell’abolizione della pena di morte uno dei suoi obiettivi principali. Amnesty afferma che quasi il 90% delle esecuzioni è stata eseguita in Iran, Pakistan e Arabia Saudita, paesi che hanno ripetutamente ignorato gli appelli a eliminare la pena capitale. In Iran e Arabia Saudita molte delle esecuzioni erano legate a reati non gravi. Amnesty aggiunge che la maggior parte dei reati puniti in Iran erano legati al traffico di droga. Altre motivazioni sono state l’adulterio, la bestemmia, la corruzione, sequestro di persona e il «mettere in discussione le politiche del leader».

Esecuzioni in Cina
Come negli anni precedenti, l’organizzazione non ha preso in esame le esecuzioni in Cina, paese in cui si conta la maggior parte delle condanne a morte. La reale portata della pena capitale in Cina non è chiara, perché i dati sono considerati segreto di stato, ma il rapporto afferma che le esecuzioni potrebbero essere migliaia. «L’aumento delle esecuzioni dello scorso anno è profondamente preoccupante», ha dichiarato Salil Shetty, segretario generale di Amnesty. «Mai negli ultimi 25 anni erano state messe a morte così tante persone nel mondo». Almeno sei paesi che non avevano mai messo a morte nessuno, lo hanno fatto lo scorso anno: tra questi il Ciad, dove sono riprese le esecuzioni per la prima volta in oltre un decennio.

Paesi abolizionisti
L’aumento delle esecuzioni, però, giunge mentre si registrano anche tendenze opposte. Le  Figi, il Madagascar, la Repubblica del Congo e il Suriname hanno messo fuori legge la pena di morte. La Mongolia ha approvato un nuovo codice penale che abolirà la pena di morte di quest’anno. Per la prima volta, la maggioranza dei paesi del mondo – 102 su 195 – ha abolito ciò che Shetty definisce «a più orrenda delle pene».
Negli Stati Uniti 28 persone sono state messe a morte, il totale più basso dal 1991 e il numero di condanne a morte, 52, è il più basso dal 1977.
Il rapporto di Amnesty ha fatto seguito ad altre notizie, la scorsa settimana, di un altro gruppo britannico che si batte per i diritti, Reprieve: più di 80 persone sono state decapitate quest’anno in Arabia Saudita, ciò significa che verrà messo a morte il doppio dei prigionieri condannati, come fatto l’anno scorso.

Fonte: Amnesty International/Voce Evangelica

Foto: via flickr.com, autore Fraser Mummery