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Dopo l’ultimo “Sì” è tutto pronto per “Réformés”

Mancava solo il sì della Chiesa protestante del cantone di Ginevra. E ora che è giunto, nel corso del Consiglio di concistoro lo scorso fine settimana, il progetto “Réformés”, un giornale unico per le chiese riformate di lingua francese in Svizzera può decollare. Dopo i cantoni del Giura, di Neuchâtel e del Vaud, anche la città in cui operò e morì Calvino ha dato il benestare all’iniziativa che porterà ad un coordinamento editoriale e ad una condivisione degli sforzi anche economici che dovrebbero consentire una maggiore visibilità e capacità di diffusione rispetto a quattro testate editoriali ognuna con vita propria. Al momento ad esempio “La vie protestante” è stampato a Ginevra in 6 mila copie, mentre il nuovo giornale avrà una tiratura totale di 220 mila copie, ma i costi saranno razionalizzati proprio perché si tratterà di una sola edizione. Il dibattito che ha preceduto la decisione di fusione ha ruotato anche attorno al futuro dell’editoria cartacea e non sono mancate le voci di chi ne ha chiesto un superamento in favore di edizioni solamente telematiche. Stessi temi emersi anche mercoledì 16 marzo quando era toccato al Sinodo delle chiese riformate di Neuchâtel dare il placet alla nuova avventura

Dovrebbero comunque venire salvaguardati i posti di lavoro delle attuali 4 differenti testate. Gli ultimi numeri di “La vie protestante” nelle attuali tre differenti versioni per i tre cantoni e “Bonne Nouvelle” per il cantone del Vaud usciranno quest’estate e dall’autunno si avvierà il nuovo corso, proprio in occasione dell’inizio dei festeggiamenti per i 500 anni della Riforma protestante. “Réformés” si declinerà in 14 differenti edizioni: una per Ginevra, una per Neuchâtel, una per il Giura e 11 per ognuno dei rispettivi distretti ecclesiali del cantone del Vaud. Dovrebbe contare su 40 pagine, 15 delle quali utilizzate per informazioni regionali che si differenzieranno l’una dall’altra.

Foto: istockphoto.com, by Mitrija